A lanciare l’allarme è stato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sui social media: “L’Italia potrebbe essere la prossima“. I droni potrebbero raggiungere il nostro Paese?
Sono giorni estremamente convulsi per le difese europee. Gli avvistamenti di droni e gli sconfinamenti di jet militari russi stanno tenendo continuamene in allarme diversi Paesi e la Nato. Quest’ultima, oltre alle missioni di polizia dei cieli, ha anche fatto partire l’operazione Sentinella dell’Est. 
Attività che vedono in prima linea anche uomini e mezzi italiani. Impegnati a garantire la sicurezza dei territori dell’Alleanza atlantica con uomini e mezzi nei Paesi Baltici. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha dichiarato che “gli aerei e i droni russi, oltre alle misure già esistenti, troveranno ora la risposta risoluta di Sentinella dell’Est, recentemente istituita e già operativa”.
Ma nello specifico l’Italia quali rischi corre? È stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in queste ore a mettere in guardia il nostro Paese: “L’Italia potrebbe essere la prossima”. Secondo quanto affermato su X dal leader di Kiev, le forze armate ucraine avrebbero intercettato un centinaio di droni diretti verso la Polonia. Un “disegno” che vede coinvolti anche Norvegia, Danimarca, Italia, Romania.
Droni sull’Italia? Tajani: “Non credo che siamo un obiettivo militare”
“La Russia sta mettendo alla prova la capacità di difendersi – è la tesi di Zelensky – e sta cercando di influenzare la società. Così la gente inizia a chiedersi: ‘Se non riusciamo a proteggerci, perché dovremmo continuare a sostenere l’Ucraina?’. Ciò mira a ridurre gli aiuti all’Ucraina, soprattutto in vista dell’inverno“. Il rischio di incursioni sul territorio italiano ha immediatamente interessato i vertici del governo di Giorgia Meloni.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato di non credere “che il presidente russo Vladimir Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale”, né che l’Italia “sia un obiettivo militare”. “Comunque la nostra difesa aerea – ha dichiarato il capo della Farnesina – è sempre in grado di verificare ciò che accade, è in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose. Putin sta testando le reazioni dell’Occidente, ma l’Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire”. 
Nelle scorse ore intanto la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni sulla capitale ucraina. La Polonia ha chiuso questa mattina lo spazio aereo vicino a due delle sue città sudorientali. L’aeronautica militare ha risposto inviando jet come misure preventive che miravano a proteggere lo spazio aereo polacco e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti all’Ucraina.
Ieri invece il Ministero della Difesa danese ha fatto sapere che “sono stati osservati droni in diverse strutture di difesa danesi”, in particolare sulla base aerea di Skrydstrup e sul reggimento Dragoon dello Jutland. Diversi media locali hanno riferito che uno o più droni sono stati avvistati vicino o sopra la base aerea di Karup, la più grande base militare della Danimarca.
