Il clamoroso annuncio di Trump: “Dazi fino al 100% su farmaci, mobili e camion”. Quali ripercussioni ci saranno in Europa?

Donald Trump annuncia una nuova ondata di dazi fino al 50% per farmaci, mobili e tir: quali ripercussioni ci saranno in Europa?

Una nuova ondata di dazi annunciata nelle scorse ore da Donald Trump rischia di avere ripercussioni in tutto il mondo, o quasi. La notizia, l’ennesima nell’ambito della politica economica protezionista della Casa Bianca, arriva a margine di una giornata complicata a livello internazionale, segnata da tensioni sempre più forti a Gaza e in Ucraina.

Il presidente Usa Donald Trump
Il clamoroso annuncio di Trump: “Dazi fino al 100% su farmaci, mobili e camion”. Quali ripercussioni ci saranno in Europa? (Ansa Foto) – notizie.com

E ovviamente, tutto questo si ripercuote inesorabilmente sui mercati. Sul suo social Truth, il tycoon è stato ben chiaro: le nuove tariffe vedranno il via a partire dal primo ottobre e arriveranno fino al 100% su prodotti farmaceutici di marca e brevettati, camion e mobili prodotti fuori dagli Stati Uniti d’America.

Il messaggio alle multinazionali è lo stesso di sempre: per non pagare i dazi, possono spostare la produzione negli Us. La notizia di queste nuove tariffe arrivano al termine di un’indagine avviata dall’amministrazione in primavera, che puntava a determinare se le importazioni, in particolare dei camion dall’estero, fossero una minaccia per la “sicurezza nazionale”. E nel linguaggio di Trump, il riferimento è all’economica. Il provvedimento avvantaggerà le aziende Usa Peterbilt, Kenworth, Freightliner e Mack TrucksStati .

Proprio sui camion pesanti prodotti in altre parti del mondo, i dazi arriveranno al 25%. Per quanto riguarda invece i mobili, la tariffa sarà differenziata: su quelli da cucina, i lavandini da bagno e i prodotti correlati, si spingerà al 50%. Su quelli “imbottiti”, che potrebbe includere sedie, poltrone, divani, materassi, i dazi saranno del 30%.

Il rischio inflazione e il parere contrario degli economisti Usa

La decisione dell’amministrazione Trump arriva anche sulla base dei dati della commissione Usa per il Commercio internazionale, secondo i quali nel 2022 le importazioni, specie dall’Asia, hanno rappresentato il 60% di tutti i mobili venduti, incluso l’86% di quelli in legno e il 42% dei mobili imbottiti.

Camion in autostrada
Il rischio inflazione e il parere contrario degli economisti Usa – notizie.com

Come per tutti i dazi, anche stavolta il presidente Usa è andato contro il parere degli economisti americani, che temono il rischio inflazione, dunque prezzi alle stelle. Com’è noto, con i principali partner del Paese come Canada, Messico, Unione Europea e Cina sono ancora in corso i negoziati.

Come detto, Trump ha spiegato che i dazi non riguarderanno le aziende che stanno aprendo stabilimenti negli Usa, tra le quali figura l’azienda farmaceutica Eli Lilly, che nei giorni scorsi ha annunciato di voler aprire una fabbrica a Houston dal valore di 6,5 miliardi di dollari. È già il secondo, dopo quello di 5 miliardi fuori Richmond, in Virginia.

Cosa succederà in Europa?

Molte altre aziende del settore hanno annunciato l’intenzione di fare lo stesso, oppure hanno deciso di associarsi ad altre già presenti negli Stati Uniti. Ma, tradotto, cosa significa questa decisione per l’economia europea? A rispondere per primo è stato il portavoce dell’esecutivo per il Commercio Olof Gill, le cui parole hanno placato le preoccupazioni: i dazi sui prodotti farmaceutici importati dall’Europa negli Usa resteranno al 15%. Proprio come per il settore auto e come si sta cercando di fare su acciaio, alluminio e vino.

L’Ue e gli Stati Uniti continuano a impegnarsi per attuare gli impegni della dichiarazione congiunta, esplorando al contempo ulteriori aree di esenzione tariffaria e una più ampia cooperazione”.

Gestione cookie