L’ipertensione mette a rischio la vita di oltre un miliardo di persone, allarme dell’Oms: “Ogni ora mille persone perdono la vita”

Le vite di più di un miliardo di persone nel mondo sono a rischio a causa dell’ipertensione. L’allarme proviene dall’Oms che ha diffuso un nuovo rapporto. Ecco tutti i dettagli.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha pubblicato nelle scorse ore il suo secondo rapporto globale sull’ipertensione. I dati mostrano che 1,4 miliardi di persone soffrivano di ipertensione nel 2024.

Una persona misura la pressione, i rischi dell'ipertensione secondo l'Oms
L’ipertensione mette a rischio la vita di oltre un miliardo di persone, allarme dell’Oms: “Ogni ora mille persone perdono la vita” – Notizie.com

Stando alle statistiche, inoltre, poco più di una persona su cinque riesce a tenerla sotto controllo tramite farmaci. Il rapporto è stato pubblicato in occasione di un evento di Oms, Bloomberg philanthropies e Resolve to save lives nel corso dell’80esima Assemblea generale dell’Onu. L’ipertensione è una delle principali cause di infarto, ictus, malattie renali croniche e demenza.

Si tratta di una patologia prevenibile e curabile. Ma senza un intervento urgente milioni di persone continueranno a morire prematuramente e i Paesi dovranno affrontare perdite economiche crescenti. Dal 2011 al 2025 le malattie cardiovascolari sono costate ai Paesi a basso e medio reddito circa 3,7 trilioni di dollari. Pari a circa il 2% del loro Pil complessivo.

Ghebreyesus (Oms): “I Paesi hanno gli strumenti per cambiare questa narrazione”

Ogni ora, oltre mille persone perdono la vita a causa di ictus e infarti dovuti all’ipertensione. E la maggior parte di questi decessi è prevenibile. – ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell’OmsI Paesi hanno gli strumenti per cambiare questa narrazione. Con la volontà politica, investimenti continui e riforme per integrare il controllo dell’ipertensione nei servizi sanitari, possiamo risparmiare milioni e garantire una copertura sanitaria universale per tutti“.

L’ipertensione, insomma, mieterebbe più di dieci milioni di vittime ogni anno. L’analisi dei dati provenienti da 195 Paesi e territori mostra che 99 di essi hanno tassi di controllo dell’ipertensione a livello nazionale inferiori al 20%. La maggior parte delle persone colpite vive in Paesi a basso e medio reddito, dove i sistemi sanitari devono far fronte a limitazioni di risorse. Il rapporto evidenzia gravi lacune nella prevenzione, diagnosi, trattamento e assistenza a lungo termine dell’ipertensione.

Tra i principali ostacoli figurano politiche di promozione della salute inadeguate (su fattori di rischio come alcol, tabacco, inattività fisica, sale e grassi), accesso limitato a dispositivi per la pressione arteriosa validati. Da considerare anche la mancanza di protocolli di trattamento standardizzati e di team di assistenza primaria qualificati. Problemi anche nelle catene di approvvigionamento inaffidabili e farmaci costosi, inadeguata tutela finanziaria per i pazienti e sistemi informativi insufficienti per monitorare le tendenze.

I farmaci per la pressione arteriosa sono uno degli strumenti di salute pubblica più convenienti. Eppure, solo 7 Paesi su 25 (28%) a basso reddito segnalano la disponibilità generale di tutti i farmaci raccomandati dall’Oms, rispetto al 93% dei paesi ad alto reddito. Il rapporto esplora gli ostacoli e le strategie per migliorare l’accesso ai farmaci per l’ipertensione attraverso migliori sistemi di regolamentazione, definizione dei prezzi e dei rimborsi. E infine gestione degli approvvigionamenti e della catena di approvvigionamento, nonché una migliore prescrizione e dispensazione di questi farmaci.

Gestione cookie