Tragedia sul lavoro a Marcianise, la Procura indaga per omicidio colposo plurimo: chi sono le vittime

Omicidio colposo plurimo, è l’ipotesi di reato della Procura di Santa Maria Capua Vetere che indaga sulla morte dei tre lavoratori nell’azienda di stoccaggio rifiuti a Marcianise.

Le tre vittime sono il titolare dell’azienda Pasquale De Vita, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Ciro Minopoli e l’operaio Antonio Donadeo. Sono morti nell’onda d’urto provocata dall’esplosione di un silos di oli esausti, nel quale stavano effettuando la manutenzione.

Familiari delle vittime a Marcianise
Tragedia sul lavoro a Marcianise, la Procura indaga per omicidio colposo plurimo: chi sono le vittime (Ansa Foto) – notizie.com

È il momento di capire cosa è realmente accaduto nell’azienda di stoccaggio rifiuti Ecopartenope a Marcianise, in provincia di Caserta. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo plurimo ed ha disposto il sequestro della struttura.

I tre morti sono Pasquale De Vita, cinquantun’anni, titolare dell’azienda, Ciro Minopoli, cinquant’anni, rappresentante per la sicurezza, e Antonio Donadeo, sessantaquattro anni, operaio. Sono stati uccisi dall’onda d’urto provocata dall’esplosione di un silos di oli esausti, nel quale si trovavano in quel momento per un lavoro di manutenzione.

Cosa dovrà stabilire la Procura

Precisamente, come emerso dalle informazioni dei tecnici del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta e dagli agenti del commissariato di Marcianise che indagano per conto della Procura, i tre stavano saldando una sonda che serviva a misurare il livello di riempimento del serbatoio. Non è escluso dunque, che l’esplosione sia stata causata da una scintilla entrata in contatto con i gas nocivi degli oli esausti.

Così, il silos sarebbe esploso, lanciando in aria per diversi metri i tre lavoratori. Anche altre due persone sono rimaste ferite lievemente. La Procura punta a stabilire se questa tragedia sia stata causata da un errore umano, evitabile (anche questo è da capire) se fosse stata attivata la decompressione dei gas.

Parenti delle vittime dell'esplosione a Marcianise
Cosa dovrà stabilire la Procura (Ansa Foto) – notizie.com

Come già detto, l’azienda è ora sotto sequestro e la Procura ha disposto l’autopsia ai corpi dei tre lavoratori, che verrà eseguita a inizio della prossima settimana.

Le dure parole del vescovo Lagnese: “Dobbiamo indignarci con forza”

Non basta il cordoglio”, ha detto Pietro Lagnese, il vescovo di Caserta. “È necessario esprimere con forza la nostra indignazione”. Perché “ogni volta che muore qualcuno sul posto di lavoro, diciamo: basta, non deve succedere più. Invece, purtroppo, gli incidenti e le morti si ripetono”.

Lagnese ha aggiunto che è inaccettabile “che la mattina si esca per guadagnare il pane per sé e per i propri cari, per poi non fare più ritorno a casa, a causa di un infortunio sul lavoro”. Il vescovo ha poi ricordato Papa Francesco, quando parlava di “bollettino di guerra. E aggiungeva che “la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare. Ed è sempre troppo tardi”.

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