È il giorno dell’ultimo saluto a Charlie Kirk, misure di sicurezza altissime in Arizona mentre proseguono le indagini. L’Fbi, per ora, ha escluso legami del killer con la sinistra.
Non esiste una minaccia reale, ma per tenere la situazione sotto controllo arriveranno gli agenti federali a collaborare con le autorità locali. Lo scopo è garantire la sicurezza a tutti i presenti, inclusi il presidente Usa Donald Trump, il suo vice J.D. Vance e la famiglia di Charlie Kirk. 
Manca poco: nella serata italiana di domenica 21 settembre, a Glendale, in Arizona, si terranno i funerali di Charlie Kirk, il trentunenne conservatore che è stato ucciso il 10 settembre da un colpo di pistola alla nuca mentre teneva un dibattito davanti a centinaia di persone in un campus universitario nello Utah.
All’ultimo saluto sono attese oltre 100mila persone e gran parte dell’amministrazione federale, inclusi il presidente Usa Donald Trump e il suo vice J.D Vance. I leader politici e i sostenitori dell’attivista, figura di spicco del Maga, si riuniranno allo State Farm Stadium di Glendale, per onorare la sua eredità.
L’omicidio di Charlie Kirk ha nuovamente aperto le vecchie spaccature nella politica americana, ma anche nel resto del mondo, Italia inclusa. Il trentunenne sarà infatti ricordato anche al raduno annuale della Lega a Pontida e in generale, la sua vicenda ha portato il centrodestra a condannare la violenza dei gruppi di estrema sinistra.
L’Fbi nega i legami di Robinson con la sinistra radicale
Sull’omicidio di Charlie Kirk sta indagando l’Fbi, che per ora ha escluso un legame tra il presunto assassino Tyler Robinson e i gruppi di sinistra radicale.
A confermarlo è la Nbc, secondo la quale gli 007 non hanno ancora trovato alcun collegamento. “Tutto al momento lascia supporre che si tratti di un individuo che ha fatto qualcosa di grave perché riteneva l’ideologia di Kirk personalmente offensiva“. 
Robinson ha spiegato ai suoi familiari di aver agito per porre fine “all’odio” che secondo lui Kirk trasmetteva.
“Un esercito di giovani lo amava. Non ci sono parole per descrivere quello che è accaduto”, ha detto Donald Trump. “Non lo meritava”. Charlie Kirk era una figura in ascesa della destra nel movimento del capo della Casa Bianca, Make America Great Again (Maga).
Amico del vicepresidente J.D. Vance, utilizzava i social e i dibattiti pubblici nelle università per difendere l’amministrazione del tycoon e diffondere idee nazionaliste, cristiane e tradizionaliste.
Lo stesso Trump ha riconosciuto il ruolo importante di Kirk nella sua rielezione a novembre del 2024. E dopo il suo omicidio lo ha definito “martire della verità e della libertà”, puntando il dito nei confronti della “sinistra radicale”.
Le misure di sicurezza e la cerimonia allo stadio per i funerali di Charlie Kirk
Gli 007 Usa non hanno rilevato minacce reali, ma il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha comunque rafforzato le misure di sorveglianza e sicurezza a Glendale, facendo arrivare agenti federali che collaboreranno con le autorità locali. Lo scopo è garantire la sicurezza durante l’evento.
Il bollettino della polizia, diffuso da Abc, parla di “diverse minacce di credibilità sconosciute” per persone che parteciperanno ai funerali. Ma le autorità non hanno confermato la veridicità di questi rischi.
Il clima si avvicina a quello di un funerale di Stato, il livello di sicurezza è lo stesso che di solito si riserva a eventi come il Super Bowl. 
I funerali di Charlie Kirk saranno un vero e proprio show, durante il quale prenderanno la parola Donald Trump, Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il ministro della Difesa Pete Hegseth, il figlio maggiore del tycoon che porta il suo nome e il commentatore ultraconservatore Tucker Carlson.
La cerimonia comincerà alle ore 11 Usa (18 ora italiana) di domenica 21 settembre. Ovviamente, prenderà la parola anche la moglie di Kirk, Erika, che sarà ora alla guida dell’organizzazione giovanile Turning Point Usa, fondato dal marito.
In Arizona atterreranno “due aerei pieni” del personale della Casa Bianca, cosa che dimostra “quante persone Charlie Kirk abbia toccato ai vertici del nostro governo”, come ha sottolineato la portavoce dell’amministrazione Karoline Leavitt.
