Google Discover, annunciata la rivoluzione “omnia”: ecco quali contenuti vedremo sul nostro feed d’ora in poi

Google è pronta a rivoluzionare la propria piattaforma Discover. Sarà ancor più personalizzata, ma non solo: diventerà il fulcro dell’esperienza web degli utenti. Ecco come.

Tra non molto sarà più facile trovare, seguire e interagire con i contenuti, gli autori e gli editori che più ci interessano su Discover. Parola di Google che, proprio in queste ore, ha parlato, con un articolo sul proprio blog, delle novità che a breve verranno introdotte sulla piattaforma dedicata ai contenuti.

Google Discover, pronta la rivoluzione
Google Discover, annunciata la rivoluzione “omnia”: ecco quali contenuti vedremo sul nostro feed d’ora in poi (GOOGLE FOTO) – Notizie.com

Discover sarà un punto di partenza più utile e personalizzato per esplorare il web. – ha annunciato Layla Amjadi, direttore senior della Gestione prodotti del colosso di Mountain View – Da oggi introduciamo nuovi formati e funzionalità per consentirti di esplorare facilmente i contenuti dei tuoi editori preferiti, ovunque vengano pubblicati”. La principale novità di Discover sta tutta qui.

Google ha riscontrato le difficoltà per gli utenti di “tenere il passo con tutti gli articoli, i video e i post sui social, soprattutto su molte fonti e piattaforme diverse”. Dunque tutto verrà riunito in un unico “luogo”. Discover appunto, sulla cui home page compariranno, oltre agli articoli, anche i post di X, di Instagram e gli Shorts di YouTube. Un mix di contenuti che gli utenti avrebbero già apprezzato nella classica funzione di ricerca.

Amjad (Google): “Un punto di partenza più utile per esplorare i contenuti”

Ulteriore novità starà nella possibilità di “seguire” editori e creators direttamente su Discover per visualizzare altri contenuti. Ciò varrà anche, ancora una volta, per i canali di YouTube e dei diversi social media. Discover, insomma, diventerà un contenitore onnicomprensivo. Da qui si avrà accesso anche ai social dei creators che più seguiamo e che ci interessano, senza cambiare app.

Il nostro obiettivo – ha spiegato Amjad – è aiutare editori e creators a entrare in contatto con il loro pubblico. Di recente abbiamo aggiunto la possibilità di scegliere le fonti di notizie preferite nella sezione Notizie principali. E continueremo ad aggiungere altre funzionalità. Con questi aggiornamenti puntiamo a rendere Discover un punto di partenza più utile per esplorare i contenuti che ami”.

Google ha quindi ufficializzato una piccola grande rivoluzione nel proprio feed personalizzato di contenuti. Discover, è bene ricordarlo, mostra contenuti dal web sulla base dei nostri interessi personali, sulla cronologia delle ricerche, sulle interazioni con altri prodotti di Mountain View come Maps, News o Shopping. Per accedervi, basta cliccare sull’app Google da Android o iOs.

La sua prima versione risale al 2016 e allora si chiamava Google Feed. Nel 2018 è nato ufficialmente Discover, che ha rappresentato una rivoluzione non solo per gli utenti ma anche per i creatori di contenuti e per gli editori. Grazie ad un’esperienza simile a quella dei social media, Google è riuscito a realizzare un ecosistema web personalizzato.

Nel 2019 la piattaforma è esplosa: l’azienda statunitense ha contato 800 milioni di utenti attivi al mese, diventando una delle principali fonti di traffico organico per i siti web, superando talvolta anche la ricerca classica. Le testate hanno cominciato ad ottimizzare i propri contenuti per Discover, seppur con molte incognite rispetto al linguaggio Seo tradizionale. Uno dei limiti riconosciuti è rappresentato dall’algoritmo alla base del feed, giudicato poco trasparente, variabile e poco prevedibile.

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