La polemica sul Taser dopo la morte del 41enne a Reggio Emilia, SAP: “Attendere l’esito degli accertamenti”

Un uomo di 41 anni è morto in ospedale a Reggio Emilia dopo essere stato immobilizzato col Taser dalla polizia. Scoppia la polemica.

Ora auspichiamo che prima delle consuete, sterili polemiche, si attendano gli esiti degli accertamenti, che siamo sicuri verranno effettuati con la massima attenzione e oculatezza”.

Auto della polizia
La polemica sul Taser dopo la morte del 41enne a Reggio Emilia, SAP: “Attendere l’esito degli accertamenti” (Ansa Foto) – notizie.com

Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, con queste parole tenta di porre fine alla polemica nata nella giornata di lunedì 15 settembre sulla morte del quarantunenne morto dopo essere stato colpito dal Taser dalla polizia.

Si chiamava Claudio Citro, pluripregiudicato, è deceduto all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La polizia lo ha fermato all’alba mentre camminava per strada, in stato di forte agitazione nella frazione di Massenzatico.

Che sia fatta chiarezza sulle cause del decesso è interesse di tutti”, dice ancora Paoloni, ricordando che il Taser, “sono i dati a dimostrarlo, resta lo strumento più sicuro in dotazione alle forze dell’ordine. Con lo sfollagente o con l’arma da fuoco si hanno sempre conseguenze peggiori“.

Cosa è successo con Claudio Citro: l’indagine della Procura

Secondo le prime ricostruzioni, gli agenti avrebbero invitato alla calma l’uomo, che a sua volta però, avrebbe risposto con violenza. Così uno degli operatori avrebbe utilizzato il Taser. Dopo la scarica, il quarantunenne si sarebbe sentito male e si sarebbe accasciato sul suolo.

Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, chiamati dagli agenti, che lo hanno portato al pronto soccorso. Lì l’uomo è morto poco dopo il ricovero. Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sui tempi e le modalità dell’intervento della pattuglia. Potrebbero essere disposti esami per verificare se Citro avesse assunto stupefacenti o alcol.

Foto di archivio, poliziotto con Taser
Cosa è successo con Claudio Citro: l’indagine della Procura (Ansa Foto) – notizie.com

La vicenda ha scatenato le polemiche delle opposizioni, che chiedono di sospendere l’utilizzo del Taser: “Ancora una vittima, cosa altro deve accadere perché questo strumento sia sospeso alle forze dell’ordine che lo hanno in dotazione?”. A chiederselo è Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera.

Avevamo già chiesto a Piantedosi un intervento di tutela, torniamo ad insistere, e non dica il ministro dell’Interno che non esistono problemi, perché significherebbe che le morti non sono un problema”.

Della stessa idea è Filippo Sensi, senatore Pd che sui social ha scritto: “Di queste morti per Taser, la responsabilità morale, politica, materiale, è di una scelta dissennata e pericolosa da parte del governo. Il Far West prossimo venturo. Una destra irresponsabile. Fermare questa strage”.

Magi (+Europa): “Quarto caso in estate, sospendere il Taser”

Quello di Reggio Emilia è il quarto caso dell’estate: “Pochi giorni da il ministro Piantedosi, rispondendo a una mia interrogazione al question time, aveva ribadito che si tratta di uno strumento imprescindibile”, ha detto in una nota Riccardo Magi, segretario di +Europa.

Probabilmente imprescindibile per morire, perché se tre casi fanno un indizio, il quarto è la prova che il Taser dovrebbe essere sospeso a tutte le forze dell’ordine che lo hanno in dotazione”.

Il leader di +Europa Riccardo Magi
Magi (+Europa): “Quarto caso in estate, sospendere il Taser” (Ansa Foto) – notizie.com

Silvia Sardone, vice segretaria della Lega, accusa le opposizioni di strumentalizzazioneper fare propaganda”. Ricordando che “forse dimenticano che avevano gridato allo scandalo anche nel caso del 57enne morto ad Olbia, non per colpa del Taser, come affermato inizialmente, ma per un infarto, presumibilmente legato all’assunzione di sostante stupefacenti”.

La morte di una persona è sempre un evento tragico”, aggiunge Stefano Paoloni.E per questo siamo anche vicini al collega che, nell’esercizio delle sue funzioni, sta vivendo questo difficile momento professionale”.

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