Giorgio Armani, si apre il testamento. Alla Fondazione il 100% della società e un messaggio: “Gestire con integrità morale”. A Dell’Orco il 40% dei diritti di voto e la casa a Milano

Il compagno e braccio destro di Giorgio Armani, Leo Dell’Orco, avrà il 40% dei diritti di voto. Ecco come il Re della Moda ha predisposto il piano di successione.

Giorgio Armani ha deciso in segreto il futuro del suo impero stimato tra gli 11 e i 13 milioni di euro e della Giorgio Armani Spa. Poco prima di morire, ha scritto a mano due testamenti e li ha sigillati in una busta. Uno ha per oggetto la Giorgio Armani Spa, l’altro i beni privati, opere d’arte e di antiquariato.

Giorgio Armani, Leo Dell'Orco in un evento pubblico
Giorgio Armani, si apre il testamento. Alla Fondazione il 100% della società e un messaggio: “Gestire con integrità morale”. A Dell’Orco il 40% dei diritti di voto e la casa a Milano (Ansa Foto) – notizie.com

I documenti sono datati 15 marzo e 5 aprile. Martedì 9 settembre la notaia Elena Terrenghi li ha aperti e pubblicati, dando ufficialmente il via all’iter della successione. Il Re della Moda morto il 4 settembre non ha eredi diretti, dunque ha potuto disporre liberamente di tutti i suoi beni, ridisegnando il futuro del Gruppo Armani.

Nero su bianco è scritto un chiarissimo messaggio: Giorgio Armani vuole che la Fondazione gestisca il Gruppo “in modo etico, con integrità morale e di correttezza“. E lascia la firma anche sul brand, parlando di “ricerca di uno stile essenziale, moderno, elegante e non ostentato”. Con “attenzione all’innovazione, eccellenza, qualità e ricercatezza di prodotto“.

La Fondazione che porta il suo nome diventa la proprietaria al 100% delle quote di tutto il Gruppo Giorgio Armani Spa. Nello specifico, il diritto di proprietà pieno sul 9,9% e quello di “nuda proprietà” sul restante 90%. Su questa parte grava infatti il diritto di usufrutto assegnato al braccio destro Leo Dell’Orco, ai nipoti e alla sorella.

L’eredità dei nipoti e della sorella

Secondo laPresse, sul totale delle quote della società, Dell’Orco avrà il diritto di usufrutto sul 30% delle quote e il 40% dei diritti di voto. I nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana avranno diritti di voto del 15%, mentre la Fondazione al 30%. La maggioranza dei diritti di voto spetterà dunque a Dell’Orco.

Altre azioni senza diritto di voto sono assegnate alla nipote Roberta Armani e alla sorella Rosanna. La quota di circa il 2% che Lo stilista deteneva in ElissorLuxottica, va per il 40% a Leo Dell’Orco, mentre il 60% ai familiari. Ad esse vanno tolte 100mila azioni che Armani ha donato a MIchele Morselli, e 7.500 azioni ciascuno a Daniele Balestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli.

La Fondazione, dopo 18 mesi, dovrà cedere il 15% a LVHM, ElissorLuxottica o L’Oreal

La Fondazione Armani, dopo 12mesi ed entro 18 dall’apertura dei testamenti, dovrà “cedere in via prioritaria a uno tra gruppo LVHM, ElissorLuxottica, L’Oreal” il 15% della società Armani. La quota potrà essere ceduta anche ad altre società o gruppo societario operanti nel mondo della moda e del lusso, dando priorità ai gruppi con cui Armani ha già una partnership. Questa scelta andrà concordata con Leo Dell’Orco, Andrea e Silvana.

La quotazione della Fondazione non potrà mai scendere sotto il 30,1%

Nel caso di quotazione della Società Giorgio Armani, lo stilista ha predisposto che la partecipazione della Fondazione non potrà mai essere inferiore al 30,1%.

Dopo tre anni dalla successione ed entro il quinto, su impulso della Fondazione stessa e di Leo Dell’Orco, sarò possibile cedere la maggioranza della società o in alternativa si potrà quotare in Borsa.

Il patrimonio immobiliare di Giorgio Armani in usufrutto a Dell’Orco

Giorgio Armani ha lasciato in eredità una quota del 75% della società L’Immobiliare Srl alla sorella Rosanna e ai nipoti Andrea Camerana e Silvana Armani, ai quali spettano anche la restante quota del 25% in nuda proprietà. L’usufrutto andrà invece al compagno Dell’Orco. Alla società fanno capo gli immobili di Saint Tropez, Antigua, Broni e Pantelleria.

A Leo Dell’Orco, anche l’usufrutto a vita del palazzo di via Borgonuovo a Milano, dove Giorgio Armani viveva. Lo stilista ha inoltre predisposto che oltre gli arredi e gli ornamenti, ad eccezione di un quadro di Matisse e di una foto di Rayman, “non vengano rimossi da dove si trovano” e restino a casa “finché Leo voglia viverci”.

Sempre il compagno dovrà “concedere l’utilizzo di una casa a sua scelta e della piscina, per temporanei soggiorni” della villa a Saint Tropez a Michele Morselli, ad della società immobiliare e amico.

Giorgio Armani
Il patrimonio immobiliare di Giorgio Armani in usufrutto a Dell’Orco (Ansa Foto) – notizie.com

Rosanna Armani e il figlio Andrea Camerana, le nipoti Silvana e Roberta (figlie del fratello defunto Sergio) e Pantaleo Dell’Orso siedono già nel consiglio di amministrazione del Gruppo. Il compagno e braccio destro è indicato come il coordinatore del comitato ristretto che si occuperà del futuro dell’azienda fino al nuovo assetto societario.

Camerana e le cugine Armani rappresentano la componente familiare del board, accanto al fondatore di Yoox Federico Marchetti e il banchiere di Rothschild Irving Bellotti. Lo statuto prevede una divisione in sei categorie di azioni con diritti di voto e di governance differenziati, con uguali diritti economici.

L’eredità a Michele Morselli e alla figlia Bianca

Ad avere un peso determinante sono le azioni A ed F che detengono rispettivamente il 30 e il 10% del capitale. Le prime valgono 1,33 voti ciascuna, le seconde 3. I soci di queste due categorie controlleranno oltre il 55% dei voti e potranno nominare la maggioranza dei componenti del cda, compreso l’amministratore delegato.

Nel suo testamento, Giorgio Armani ha pensato anche al manager Michele Morselli e alla figlia Bianca, che considerava “quasi come una figlia”. A lui sono destinati due tranche Btp per un valore nominale di 2.070.000 e 30.000.000. E il conferimento di una polizza a fondo il cui valore andrà a Bianca tra i 25 e i 30 anni di età.

A Dell’Orco anche il ritratto di Andy Warhol

Il mio ritratto di Andy Warhol a Leo”, si legge nel testamento. La maggior parte delle opere d’arte vanno a lui e alla sorella Rosanna. A quest’ultima, l quadro di Matisse e la foto della mano di Rayman.

Notizia in aggiornamento.

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