Dopo anni di latitanza è finito in manette Flavius Savu, il cittadino romeno condannato per estorsione ai danni di don Gregorio Vitali, ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco.
La fuga è finita per Flavius Savu, il cittadino romeno condannato a 5 anni con un complice per l’estorsione all’ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco. Latitante da diversi anni, è stato arrestato a Zurigo, in Svizzera. La notizia è stata confermata anche dal suo avvocato Roberto Grittini, che ha aggiunto: “È possibile che lo possano sentire nella nuova indagine” sul delitto di Chiara Poggi, “visto che è stato tirato in ballo”.
Il 21 maggio Savu aveva parlato con Chi l’ha Visto dalla latitanza, dicendo che la giovane uccisa il 13 agosto del 2007 “aveva scoperto un giro di scandali sessuali nel santuario e aveva detto che avrebbe parlato”. La pista al momento non ha trovato alcuna conferma da parte degli inquirenti della Procura di Pavia e dei carabinieri.
Ad avvalorare la sua tesi c’è anche un memoriale della nipote di Savu, Cleo Koludra Stefanesc, scritto in carcere a giugno: “Mio zio un giorno in confidenza mi disse che aveva conosciuto una ragazza di Garlasco di nome (omissis). Lei stessa riferiva a mio zio che c’era un grosso giro di pedofilia e una specie di prostituzione riguardo il Santuario delle Bozzole, gestito da un custode che lavorava per (omissis)”.
Chi è Flavius Savu e cosa c’entra col Santuario della Bozzola
Flavius Savu è stato condannato per estorsione ai danni di don Gregorio Vitali, ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco. Avrebbe ricattato il religioso ed esorcista minacciando di divulgare alcune registrazioni di rapporti sessuali se lui gli avesse dato 250mila euro.
L’uomo dovrà espiare circa 4 anni dietro le sbarre, avendo già trascorso la custodia cautelare agli arresti per quasi un anno. Come già riferito dall’avvocato Grittini, non è escluso che possa essere interrogato dai pubblici ministeri di Pavia per le parole dette a Chi l’ha Visto? su presunti festini al santuario e il delitto di Chiara Poggi. Collegamento che comunque è stato definito “suggestivo”.
Quelle dichiarazioni sono stati acquisite dagli inquirenti nel fascicolo dell’inchiesta che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Intanto mercoledì 10 settembre a Milano riprenderà l’incidente probatorio negli uffici della Questura.
COSA SAPPIAMO DEL SANTUARIO DELLA BOZZOLA
Gli esperti torneranno al lavoro alla ricerca di impronte latenti su alcuni resti dell’immondizia sequestrata la mattina dell’omicidio sulla scena del crimine.
Tra le ipotesi c’è anche quella di una proroga dell’incidente probatorio, per la necessità di recuperare dati genetici fondamentali per attribuire il dna sotto le unghie di Chiara Poggi.