Israele – Italia (e ritorno), le partite più complicate per gli Azzurri. Il ct Ben Shimon: “Fiducia nel mio popolo, sostengo il mio Paese”

Israele e Italia scenderanno in campo in Ungheria tra poche ore per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026: il contesto e le polemiche, cosa sta accadendo agli Azzurri.

L’allenatore della nazionale di calcio di Israele Ran Ben Shimon ha affermato di “sostenere il proprio Paese”, in merito alle richieste di sospensione della squadra dalle competizioni internazionali a causa della guerra nella Striscia di Gaza.

Israele - Italia, Gattuso e Ben Shimon
Israele – Italia (e ritorno), le partite più complicate per gli Azzurri. Il ct Ben Shimon: “Fiducia nel mio popolo, sostengo il mio Paese” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Siamo in una situazione molto complicata”, ha continuato il ct israeliano in conferenza stampa prima del match contro l’Italia. La partita, valevole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, si terrà a Debrecen, in Ungheria, in campo neutro. La nazionale di Tel Aviv, infatti, per motivi di sicurezza non può disputare le proprie partite casalinghe in patria. Una partita dal contesto complicatissimo sia per Israele sia per Italia.

Il match di ritorno si giocherà a Udine il 14 ottobre, e sono già montate le polemiche. L’allenatore dell’Italia Rino Gattuso è stato costretto a correggere il tiro dopo alcune dichiarazioni. “Sono un uomo di pace, ma non ho mai detto che mi dispiace giocare contro Israele per quello che sta accadendo. – ha dichiaratoHo detto che siamo stati sfortunati a pescare Israele nel nostro girone, perché è una buona squadra, e che io voglio la pace”. L’attenzione alla diplomazia è massima. Ma nel merito della competizione c’è da ricordare che Gattuso e gli Azzurri saranno costretti a vincere. L’Italia, quattro volte campione, manca dai Mondiali da otto anni.

Ben Shimon, il ct di Israele: “Sto guardando a chi c’è dietro di me, la nostra gente”

Intanto un gruppo di allenatori italiani, aderenti all’Associazione italiana allenatori di calcio (Aiac), ha scritto alla Federazione italiana giuoco calcio (Figc), chiedendo che la lettera venga inoltrata a Fifa e Uefa, per chiedere la sospensione di Israele dalla Coppa del Mondo e da altre competizioni. Nella missiva viene citato il caso della Russia, esclusa da Mondiali ed Europei dopo l’invasione dell’Ucraina del 2022.

Ho fiducia nel mio popolo. – ha detto Ben Shimon – Abbiamo fiducia nel nostro esercito e nei nostri soldati. E io sostengo il mio Paese. Sto guardando a chi c’è dietro di me, la nostra gente. Stiamo giocando per loro, per renderli gioiosi, per regalargli qualche momento di felicità“. Venerdì Israele ha sconfitto la Moldavia per 4-0 e si trova al secondo posto nel Gruppo I dietro la Norvegia.

Israele - Italia, il ct Ben Shimon
Ben Shimon, il ct di Israele: “Sto guardando a chi c’è dietro di me, la nostra gente” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ran Ben Shimon, 54 anni, è stato nominato allenatore della nazionale israeliana il 23 maggio 2024. Ex difensore con 34 presenze in nazionale, si è affermato come allenatore grazie al titolo conquistato con l’Hapoel Kiryat Shmona nella stagione 2011/12 e alle buone esperienze sia in alcuni club israeliani (Ironi K. Shmona, Maccabi Tel Aviv, Hapoel Tel Aviv, Maccabi Petah Tikva, Beitar Gerusalemme, Ashdod e Aek Larnaca a Cipro) sia da ct della nazionale cipriota.

Israele si è qualificato per la Coppa del Mondo solo una volta, nel 1970, e allora per accedere ai Mondiali giocava nei gironi asiatici. Molti Paesi arabi e musulmani, però, si rifiutavano sistematicamente di incontrare Israele. Nel 1994 la Uefa ha accettato il passaggio in Europa dove Israele partecipa, anche con le proprie squadre di club, a qualificazioni Mondiali, Europei, Nations League, Champions ed Europa League.

La nazionale israeliana sarà in Italia il 14 ottobre a Udine. Qui il sindaco Alberto Felice De Toni ha chiesto il rinvio della partita per motivi di sicurezza. Molte partite in casa di Israele, come quella di stasera, invece, sono state ospitate dall’Ungheria, anche grazie agli ottimi rapporti tra i premier Viktor Orbán e Benjamin Netanyahu. Si scenderà in campo a porte chiuse, nonostante il governo ungherese solitamente proibisce le manifestazioni pro-Palestina che preoccupano invece l’amministrazione di Udine.

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