Il centrosinistra, con una comunicazione del Partito democratico, ha ufficializzato i propri candidati alle prossime elezioni: ecco chi sono e quali sono le regioni più calde.
Sanità, salario minimo, costo dell’energia. La segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha tracciato la linea di quelle che saranno le campagne elettorali del centrosinistra per le elezioni regionali in arrivo.
Mentre il centrodestra è ancora in cerca di una quadra per ufficializzare i candidati, il centrosinistra ha già reso nota la propria lista. “Marche, Calabria, Toscana, Puglia, Campania, Veneto. – si legge in un post pubblicato sull’account Instagram ufficiale dei dem – Il centrosinistra è unito per vincere in tutte le Regioni al voto. Per le persone, mentre la destra litiga per le poltrone“.
Chi sono i candidati del centrosinistra? Eccoli: Matteo Ricci (Pd) nelle Marche; Pasquale Tridico (M5s) in Calabria; Eugenio Giani (Pd) in Toscana; Antonio Decaro (Pd) in Puglia; Roberto Fico (M5s) in Campania; Giovanni Manildo (Pd) in Veneto. Inutile dire che ci sarà la massima attenzione per ciò che accadrà in Campania, Puglia e Veneto, dove entrambe le coalizioni dovranno fare i conti con le pesantissime eredità dei governatori Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia.
Elezioni regionali, Fico (M5s): “Esprimere un nuovo protagonismo civico”
La sortita del Pd, inoltre, avrebbe irritato gli alleati del Movimento 5 stelle che proprio oggi, a Napoli, presentano il candidato Roberto Fico. In Campania poi non è ancora del tutto chiara la posizione di De Luca, da sempre polemico con la segretaria del suo partito Schlein. Lo “sceriffo” aveva tentato la volata, frenata dal governo, per candidarsi per la terza volta.
“Sono convinto – ha dichiarato intanto Fico – che questa regione, che amo profondamente, possa esprimere un nuovo protagonismo civico grazie all’entusiasmo dei suoi giovani, alle competenze dei suoi professionisti, ai talenti, alla partecipazione di tanti, tra cittadini, realtà sociali, imprese”.
In Puglia alla fine Antonio Decaro, già europarlamentare ed ex sindaco di Bari, ha accettato la candidatura alla presidenza. Ad annunciarlo è stato lui stesso alla Festa de l’Unità di Bisceglie assieme a Schlein. “Non potevo girare la spalle alla mia terra, ora andiamo a vincere”, ha detto dal palco Decaro. Quest’ultimo per la sua candidatura aveva posto due condizioni: che l’uscente Emiliano e l’ex governatore Nichi Vendola non corressero per un posto da consigliere regionale. Anche qui, non è chiaro come andrà a finire. Ma Emiliano ha saltato la Festa di Bisceglie per poi dire che parlerà “a tempo debito“.
In Veneto Giovanni Manildo avrà l’arduo compito di cercare di strappare la guida della regione al centrodestra dopo i mandati di Zaia. Uno dei governatori più apprezzati dagli elettori. Il presidente leghista, giunto alla fine del suo secondo mandato consecutivo, non può candidarsi. “I cittadini mi vogliono come presidente del Veneto? Questo è impossibile, perché i veneti sono quasi 5 milioni. E l’unico che non può candidarsi è il sottoscritto, esclusi i minorenni”, ha detto Zaia nelle scorse ore.