Legge di Bilancio, anche quest’anno la Lega propone pace fiscale. Rottamazione e flat tax al 15%: le novità (e i costi)

Legge di Bilancio: la Lega discute di flat tax al 15%, pace fiscale definitiva e rottamazione delle cartelle. Le novità (e i costi).

Difesa del reddito, pace fiscale definitiva e rottamazione delle cartelle, estensione della Flat Tax al 15%. Le vacanze sono finite e per la politica è tempo di pensare alla Manovra economica. Anche quest’anno la Lega sventola le sue bandiere ma la coperta è corta e non è detto che Giancarlo Giorgetti e i suoi uffici riescano ad accontentare il partito.

I ministri dell'Economia e dei Trasporti Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini
Legge di Bilancio, anche quest’anno la Lega propone pace fiscale. Rottamazione e flat tax al 15%: le novità (e i costi) (Ansa Foto) – notizie.com

Se n’è parlato mercoledì 3 settembre in una riunione del Carroccio presieduta dal leader Matteo Salvini, in presenza anche del ministro leghista dell’Economia. Nel corso della quale sono state definite le priorità: la difesa del reddito delle famiglie, una pace fiscale definitiva con la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’estensione della Flat Tax al 15%.

Ancora, un contributo maggiore da parte delle multinazionali da destinare a famiglie e imprese, l’applicazione dell’autonomia e del federalismo fiscale. E maggiori investimenti per garantire la sicurezza nazionale e la protezione di cittadini e confini, a partire dalla frontiera Sud. Tutti obiettivi questi, diffusi in una nota ufficiale della Lega al termine della riunione.

Opposizioni all’attacco, Faraone (IV): “Altro che politica, è un teatrino”

Salvini promette condoni e flat tax, Giorgetti lo smentisce per salvarne i danni. Un gioco delle parti, sempre uguale”, ha prontamente risposto Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva. “Altro che politica: è un teatrino. Loro recirtno, gli italiani pagano il biglietto”.

Anche quest’anno dunque, il dibattito si annuncia atteso e al centro ci sarà sicuramente la flat tax per le partite iva. La Lega intende alzare a 100mila euro (dagli 85mila) il tetto dei ricavi entro il quale è possibile beneficiare della tassa semplificata al 15%, indipendentemente dalla differenza tra costi e ricavi. La ragione è sempre la stessa: combattere l’evasione fiscale e far risalire i redditi sommersi.

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in Parlamento
Opposizioni all’attacco, Faraone (IV): “Altro che politica, è un teatrino” (Ansa Foto) – notizie.com

In Italia aderiscono al regime forfettario circa due milioni di liberi professionisti e imprenditori. L’Europa a luglio ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese, ritenendo che sia discriminatorio nei confronti degli altri cittadini.

L’Italia avrebbe due mesi per tornare indietro, ma in realtà potrebbe far valere l’obiettivo reale del governo, che è quello di estendere la flat tax a tutti i contribuenti. E in questo senso già nella Manovra 2025, le aliquote Irpef sono scese da 4 a 3.

Quanto costerà la pace fiscale allo Stato italiano?

Ma quanto costa allo Stato? La ricostruzione arriva dal Fatto Quotidiano: secondo i dati del Ministero dell’Economia, quando la flat tax è stata introdotta dal governo Renzi nel 2015, riguardava meno di 200mila contribuenti e costava circa 800mila milioni all’anno.

Nel 2019, durante il governo Conte 1, la soglia è stata elevata a 65mila euro e il “buco” è salito a 1,4 miliardi. Arrivati a 1,8 durante il governo Meloni. I lavoratori autonomi che usufruiscono della flat tax oggi sono 1,9 milioni: metà di tutte le partite iva in Italia. E il Mef stima 3,5 miliardi di entrate in meno rispetto ai 3,1 passati.

Gestione cookie