Scudo penale per i medici, la legge spiegata punto per punto. Anaao-Assomed: “Momento storico, ma è solo il primo passo”

Nel testo, anche la rimodulazione del sistema formativo per rispondere alla carenza dei medici: “Il problema non è lo studio, ma le condizioni di lavoro”.

Un buona notizia per i dirigenti medici e sanitari”. Lo scudo penale rappresenta “il primo passo verso la riacquisizione della dignità professionale”. A parlare con Notizie.com è Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato Anaao-Assomed.

I ministri della Giustizia e della Salute Carlo Nordio e Orazio Schillaci
Scudo penale per i medici, la legge spiegata punto per punto. Anaao-Assomed: “Momento storico, ma è solo il primo passo” (Ansa Foto) – notizie.com

Il disegno di legge delega sulle professioni sanitarie approvato in Consiglio dei ministri, è un passo in avanti nel dibattito sul tema della responsabilità medica, nato cinque anni fa durante l’emergenza Covid, mentre i medici erano in prima linea nelle corsie degli ospedali a salvare vite.

Il testo, approvato dopo molte proroghe su proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, è direttamente collegato alla legge di Bilancio e per i medici è solo un inizio: “Lavoreremo, ci auguriamo insieme con il governo, per far sì che questo non resti un provvedimento isolato, e che venga calato all’interno di una profonda revisione di tutto ciò che riguarda la responsabilità medica”.

Lo scudo penale per Di Silverio è “un passaggio storico”. Prevede che i medici possano essere puniti penalmente solo per gravi colpe. Ovviamente, se è accertato che abbiano operato in base alle linee guida o alle buone pratiche clinico-assistenziali.

Le denunce infondate costano troppo e ritardano gli interventi urgenti

L’obiettivo lo hanno spiegato i ministri Schillaci e della Giustizia Carlo Nordio: “Ridurre gli effetti perniciosi della cosiddetta medicina difensiva”. Sarebbe a dire, la pratica di un sanitario ad attuare scelte terapeutiche e diagnostiche basate più sul desiderio di tutelarsi da azioni legali che da necessità cliniche.

Questo metodo “è conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici, con ricadute disastrose per l’efficienza del servizio sanitario e per la stessa salute dei cittadini”.

Il segretario del sindacato Anaao-Assomed Pierino Di Silverio durante una protesta a Roma
Le denunce infondate costano troppo e ritardano gli interventi urgenti (Ansa Foto) – notizie.com

La medicina difensiva costa 11 miliardi di euro all’anno alle Asl e allunga le liste di attesa: “Induce i medici a prescrivere esami costosi, spesso inutili e invasivi, che non soltanto gravano sui bilanci della sanità, ma ritardano gli interventi sui malati realmente bisognosi, che non hanno l’ardire di prospettare ai medici eventuali azioni risarcitorie”.

Scudo penale, tutte le circostanze della legge

Lo schema del disegno di legge prevede anche che, nell’accertare le responsabilità dei medici, i magistrati dovranno tener conto:

  • Delle risorse umane e materiali disponibili.
  • Delle carenze organizzative delle strutture sanitarie.
  • Della complessità della patologia del paziente.
  • Della mancanza, limitatezza ed eventuale contraddittorietà delle conoscenze scientifiche sulla patologia o sulla terapia.
  • Della concreta disponibilità delle terapie adeguate.
  • Della presenza di situazioni di urgenza o emergenza. Ad esempio il Sars-Cov2.

Di Silverio: “Denuncianti paghino le spese legali”

Ma per Anaao-Assomed va posta fine anche alle cosiddette querele temerarie. Ad esempio: “Se la denuncia si risolve con un nulla di fatto, come avviene nel 95% dei casi, il denunciante deve pagare le spese legali”.

Siamo profondamente convinti che bisogna andare verso un sistema di indennizzo – continua Di Silverio ai nostri microfoni – e di analisi preliminare, perché siamo per la deimputazione del medico. La vera vittoria sarà quella che porterà i sanitari ad essere indagati e imputati quando realmente risultano colpevoli”.

Introdurre lo scudo penale, “non significa affatto favorirne l’impunità”, hanno spiegato i ministri Schillaci e Nordio. Piuttosto “significa porre i medici in condizione di operare con maggiore serenità, dedicandosi senza spreco ed energie ai pazienti che necessitano di diagnosi e cure urgenti ed efficaci”.

Perché lo scudo penale “non lede i diritti dei cittadini”

La nuova legge, hanno assicurato, “non lede in alcun modo il diritto dei cittadini al giusto risarcimento dei danni subiti”.

Nessun favore ai medici, “piuttosto è l’esatto contrario”, dichiara ancora a Notizie.com Di Silverio. Lo scudo penale “tutela di più i cittadini. Questa norma prevede che il medico venga denunciato nel momento in cui ci sono seri segnali. Da una parte evita le cause inutili sulle quali i sedicenti avvocati guadagnano molto, prendendo in giro i cittadini. Dall’altra parte assicura il medico, rendendolo più tranquillo nel sui operato”.

Medici in ospedale
Perché lo scudo penale “non lede i diritti dei cittadini” – notizie.com

Nella bozza dello schema di legge che delega il governo a riformare le professioni sanitarie, c’è anche la nascita della scuola di specializzazione per i medici di famiglia. Per permettere il ricambio generazionale nel sistema sanitario. Sostituirebbe l’attuale corso regionale di formazione per diventare professionisti, oltre che incentivi per il personale sanitario e forme di lavoro flessibili, che includano gli specializzandi per far fronte alle carenze di organico.

Scuole di specializzazione “non risolvono la carenza di organico”

Penso che non sia questo il modo di risolvere il problema. Oggi il medico di medicina generale fa un corso di tre anni. Questo provvedimento prevede una specializzazione, e allunga il percorso formativo. L’attrattività di questa professione – conclude Di Silverio – ha cause più profonde. Legate non alla modalità di ingresso, ma a quello che succede quando si diventa medici”.

E non è solo una questione economica, di stipendi, ma soprattutto le condizioni di lavoro: “Vorrei, perché il lavoro possa diventare appetibile, tornare a fare il medico svuotato dalla burocrazia. Tornare a poter visitare il paziente, a fare carriera, essere gratificato perché sono bravo. E lavorare in ospedali sicuri, corredati di tecnologia e infrastrutture. Tutte queste cose oggi non sono possibili. Fare il medico è diventato complicato”.

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