L’ascesa militare del Dragone, la Cina è molto più che una potenza commerciale. Bertolotti (Ispi): “Pechino osserva l’Ucraina, Taiwan a rischio“

La Cina non è più solo una potenza commerciale: cosa ha rappresentato la parata militare per l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.

La sensazione è che il resto del mondo sia rimasto a guardare mentre a Pechino i leader di Corea del Nord, Russia e Cina hanno ufficialmente sancito un’alleanza che definisce un’altra stabilità mondiale.

Vladimir Putin, Xi Jinping, Kim Joung-un alla parata militare in Cina
L’ascesa militare del Dragone, la Cina è molto più che una potenza commerciale. Bertolotti (Ispi): “Pechino osserva l’Ucraina, Taiwan a rischio“ (Ansa Foto) – notizie.com

Una “sfida diretta” all’ordine internazionale, come l’ha definito il capo della diplomazia Ue Kaja Kallas. Durante la parata militare organizzata in occasione dell’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, la Cina ha definitivamente mostrato al mondo che non esiste più il bipolarismo Usa-Federazione Russa.

Ormai c’è un terzo attore: è il Dragone. E mentre l’opinione pubblica mondiale credeva che Pechino fosse semplicemente una grande potenza economica, oggi un altro racconto è stato reso ufficiale. C’è un’altra egemonia militare in Oriente.

La nazione cinese è una grande nazione che non teme la violenza ed è autosufficiente e forte“. Con queste parole, il presidente cinese Xi Jinping ha voluto dire che la Cina è contro la violenza (l’ha ribadito anche al presidente iraniano), preferisce la via della diplomazia per risolvere le controversie. Ma se fosse necessario sarebbe in grado di affrontare una guerra.

Le armi cinesi in bella mostra alla parata militare

E a rendere più forte il concetto ci hanno pensato le armi esposte in bella mostra: missili ipersonici progettati per distruggere le navi in mare, aerei da combattimento e missili balistici. Tutto al cospetto dei leader mondiali. E a proposito di questo: non c’erano soltanto il Capo del Cremlino Vladimir Putin e il leader supremo della Corea del Nord Kim Jong-un. Alla parata militare ha presenziato infatti anche il presidente slovacco Robert Fico, unico capo di governo europeo che vi ha partecipato.

Sono anni in realtà, che la Cina sta lavorando per creare uno strumento militare all’altezza delle sue ambizioni, in grado di rispondere ai suoi timori”. Non c’è niente da stupirsi dunque, per Claudio Bertolotti, ricercatore Ispi. Pechino ha sempre puntato ad essere una potenza militare, mentre il mondo intero la “temeva” solo per l’economia.

Il presidente cinese Xi Jinping alla parata militare
Le armi cinesi in bella mostra alla parata militare (Ansa Foto) – notizie.co,m

Ma con la parata ormai “è cambiata la percezione“. Le ambizioni cinesi “non sono di conquista militare, ma economica e commerciale. Per questo gli Stati Uniti a partire dal 2012, durante l’amministrazione Obama, hanno adottato una strategia di contenimento anti-cinese. Spostando il perno strategico Usa nel Pacifico dall’area euro-atlantica”.

Contattato da Notizie.com, Bertolotti ci spiega che sono in atto una serie di “azioni e reazioni tra Stati Uniti e Cina. E tutti gli altri attori – Russia compresa – giocano un ruolo secondario”.

Bertolotti (Ispi): “La Cina osserva l’esperienza ucraina per fare lo stesso con Taiwan”

Ma dal punto di vista militare cosa potrebbe cambiare adesso? “Il rischio futuro è quello di un conflitto. Xi Jinping ha già detto che entro il 2049 anniversario della fondazione Repubblica popolare, Taiwan tornerà sotto il controllo totale della Cina. L’esperienza dell’Ucraina ha dato modo a Pechino di osservare, studiare, valutare la risposta della comunità internazionale – dell’Occidente in particolare – per poter fare lo stesso con Taiwan”.

E gli investimenti in infrastrutture, arsenali militari, sono coerenti con l’ipotesi di un conflitto “nel caso in cui la Cina decidesse di occupare Taiwan. E a questo dovesse essere contrapposto un fronte occidentale Usa in difesa di quest’ultima”.

Leader internazionali alla parata militare cinese
Bertolotti (Ispi): “La Cina osserva l’esperienza ucraina per fare lo stesso con Taiwan” (Ansa Foto) – notizie.com

Mentre la parata era in corso, il presidente Usa Donald Trump sul suo social Truth, ha scritto: “Vi prego di porgere i miei più sentiti saluti a Vladimir Putin e Kim Joung-un, mentre cospirate contro gli Stati Uniti d’America”. Una provocazione forse, diretta più al suo elettorato che ai diretti interessati. Il Cremlino ha subito risposto: “Nessuno ha complottato, nessuno ha tramato nulla, non c’è alcuna cospirazione”, ha detto Iuri Ushakov, consigliere per la politica estera di Putin.

India più vicina alla Cina: “Colpa dei dazi di Trump”

Il post di Trump è coerente con il suo modo di comunicare. Ha risposto in maniera decisa alle dinamiche delle relazioni internazionali. Dimostrando così, forse, di non averle comprese. – dice Bertolotti – Certe questioni non si affrontano sui social, ma sul piano diplomatico. Il fatto stesso che l’India si sia avvicinata alla Cina, nonostante le dispute sui confini, è una conseguenza della politica dei dazi del 50% di Trump nei confronti di Nuova Delhi”.

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