È in programma il prossimo 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine la partita tra Italia ed Israele per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026: ecco cosa sta accadendo.
Manca più di un mese alla partita, ma il match tra Italia ed Israele sta già facendo discutere. A far scoppiare il caso è stato il sindaco di Udine Felice De Toni, secondo il quale “giocare adesso sarebbe inopportuno”.
La partita di calcio, valevole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, è in programma infatti presso lo stadio Friuli (o Bluenergy Stadium) di Udine martedì 14 ottobre prossimo alle 20 e 45. Il contesto è dei più complicati. Lo sport si mescola a questioni delicatissime di geopolitica internazionale. Israele è sotto accusa, dopo due anni di guerra contro Hamas, per l’emergenza umanitaria che il conflitto ha scatenato nella Striscia di Gaza.
“Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali. – ha detto De Toni – Ma di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi ottant’anni, davanti a tanta sofferenza giocare adesso sarebbe inopportuno. Lo stadio è gestito dall’Udinese, la decisione di ospitare i match della nazionale è della Figc, la partita è organizzata dall’Uefa. Come Comune siamo al terzo livello, chiamati a occuparci di ordine pubblico con il coordinamento della Prefettura”.
Israele – Italia, l’andata si giocherà in Ungheria
Potrebbe tra l’altro passare in secondo piano, ma il match potrebbe essere decisivo per gli Azzurri che a questo punto punterebbero a qualificarsi ai Mondiali di Usa, Canada e Messico in un clima che si preannuncia tutt’altro che sereno. Italia e Israele fanno parte del Gruppo I per le qualificazioni insieme ad Estonia, Moldavia e Norvegia. Venerdì 5 settembre gli Azzurri giocheranno contro l’Estonia a Bergamo, mentre lunedì 8 settembre ci sarà l’andata della partita tra Israele ed Italia.
Il match in quel caso si giocherà in Ungheria al Nagyerdei Stadion di Debrecen. La Uefa (Union of european football associations), infatti, ha disposto da tempo che le partite casalinghe della nazionale di Tel Aviv si svolgano in campo neutro per le ovvie ragioni di sicurezza legate al conflitto in corso. Già molte partite sono state ospitate dall’Ungheria, anche grazie agli ottimi rapporti tra i premier Viktor Orbán e Benjamin Netanyahu. Il governo ungherese di Orbán solitamente proibisce le manifestazioni pro-Palestina che stanno invece preoccupando l’amministrazione di Udine.
Ma perché Israele partecipa ai gironi europei di qualificazione pur essendo un Paese asiatico? I motivi sono storici e politici. Fino agli anni ’70 ha fatto parte della Afc (Asian Football Confederation), ma molti Paesi arabi e musulmani si rifiutavano sistematicamente di incontrare Israele. Era perciò impossibile organizzare gironi regolari. Tra il 1970 ed il 1990 Israele è stato perciò costretto a giocare fuori confederazione, in Oceania o in gironi speciali di qualificazione. Nel ’94, poi, la Uefa ha accettato il passaggio di Israele in Europa dove partecipa, anche con le proprie squadre di club, a qualificazioni Mondiali, Europei, Nations League, Champions ed Europa League e così via.
Italia ed Israele si sono già incontrate in Nations League il 14 ottobre 2024 sempre allo stadio Friuli. In quel caso gli Azzurri hanno vinto per 4 a 1. Anche allora ci sono state polemiche, che ora si sono riacutizzate alla luce dell’aggravamento dell’emergenza umanitaria a Gaza. “Ci sono state manifestazioni di dissenso un anno fa, non potranno – ha precisato il sindaco De Toni – non essercene tra un mese e mezzo”. Il movimento politico Possibile ha intanto lanciato una petizione che ha già raggiunto le 20mila firme per chiedere lo stop del match.
Il ct azzurro Rino Gattuso: “Io sono un uomo di pace”
Il caso ha già raggiunto i tavoli politici. La deputata di Fratelli d’ Italia Sara Kelany ha detto che “annullare un evento sportivo sarebbe un gesto discriminatorio nei confronti del popolo ebraico tutto e certamente non è il modo per parlare di pace”. Dello stesso avviso la deputata di Forza Iitalia e viceresponsabile del dipartimento Esteri Isabella De Monte: “Rinviare Italia – Israele rischia di essere soprattutto un gesto anti sportivo. In ogni caso non è e non può essere un contributo alla pace in Medio Oriente”.
Il nuovo allenatore dell’Italia Rino Gattuso ha commentato la vicenda dal ritiro di Coverciano dove la Nazionale italiana sta preparando le prossime gare. “Io sono un uomo di pace – ha affermato Gattuso – e mi auguro che in tutto il mondo ci sia la pace. Fa male al cuore vedere civili, bambini che ci lasciano la vita, poi noi facciamo un mestiere. Il presidente Gravina si è dato da fare per trovare la soluzione per giocare la partita ad Udine nella maniera perfetta“.