Starship è riuscito a volare, si conclude con successo il decimo test dopo tre tentativi falliti. Elon Musk esulta su X: “Ottimo lavoro”.
Dopo tre test dall’esito deludente, è terminato con successo il decimo volo di prova del razzo di ultima generazione Starship di SpaceX. È tornato malconcio e ammaccato sulla Terra, ma per l’azienda è un passo in avanti verso la conquista di Marte.
Il razzo del più grande e potente del mondo della società di Elon Musk è decollato dal Texas poco dopo le 18.30 ora locale (1.30 italiane di mercoledì 27 agosto 2025) per un volo mozzafiato durato sessanta minuti circa, tra gli applausi degli ingegneri. Nessun membro dell’equipaggio era a bordo al momento del test.
Starship, alto più di 120 metri, si è innalzato nel cielo dopo i rinvii di domenica e lunedì, causati prima da un problema tecnico, poi dalle condizioni meteo. Si tratta del decimo volo di prova della navicella, dopo tre test svolti nel 2025 che si sono conclusi con esplosioni a mezz’aria e anche a terra, che avevano fatto storcere il naso sui progressi del team del magnate.
L’unico a non smettere mai di crederci è stato Elon Musk, che in questi mesi ha continuato a portare avanti l’obiettivo di andare su Marte già nel 2026. “Ottimo lavoro da parte del team di SpaceX”, ha scritto il magnate su X dopo l’operazione.
Starship e l’obiettivo di Musk di raggiungere Marte e la Luna
Starship nasce con l’obiettivo di raggiungere la Luna e Marte, e il fatto che il test sia riuscito per la Nasa rappresenta un grande passo avanti. “È un grande giorno”, ha infatti detto Sean Duffy, amministratore ad interim dell’agenzia spaziale Usa, che prevede di usare questo razzo per inviare esseri umani sulla Luna nell’ambito del programma Artemis nel 2027.
Starship è composto dal booster Super Heavy e dalla navicella spaziale che dà il nome all’intero veicolo. Al momento del decollo, tutti i trentatre motori si sono accesi e dopo circa sette minuti, il propulsore si è staccato dalla navicella, precipitando nel Golfo del Messico come previsto nel piano di volo.
La navicella Starship invece, ha continuato a salire fino a quasi 200 chilometri sopra la terra, dispiegando i simulatori di satelliti che trasportava. È entrato nell’atmosfera terrestre senza esplodere, fino a cadere nell’Oceano Indiano come previsto.
SpaceX ha affermato che intendeva sottoporre il razzo a stress per testarne i limiti. Lungo il percorso ha perso alcune parti dei flap e ha subito danni materiali. “Abbiamo rimosso diverse piastrelle in punti critici del veicolo”, ha detto Dan Huot, uno dei responsabili di SpaceX durante la diretta. “Stiamo davvero cercando di metterlo alla prova per individuare i suoi punti deboli”.
Starship è stato progettato per diventare un vero e proprio mezzo di trasporto riutilizzabile, in grado di portare le persone sulla Luna e su Marte. E per questo l’azienda di Elon Musk punta a lanciare più prototipi per correggere via via i problemi riscontrati, fino a che il mezzo non sarà perfetto.
Tra i prossimi passi da compiere, ci sono il rifornimento di carburante nello Spazio, la costruzione di uno scudo termico per la navicella e il suo recupero. La Nasa punta ad utilizzare alcuni modelli rivisti di Starship per andare sulla Luna e per questo ha stipulato un contratto con SpaceX.