Cosa fare dopo il diploma? Sono solo 3 su 10 gli studenti che dopo il liceo sanno cosa fare. Vi raccontiamo i dubbi degli italiani sul futuro.
L’incertezza per i giovani è sempre più dilagante, andiamo ad analizzare tutto quello che ruota attorno alla prima grande svolta, gli esami di maturità.
Ormai le vacanze sono alle spalle e inizia un nuovo anno accademico per moltissimi ragazzi. Tanti andranno all’Università o inizieranno a lavorare, ma ci vogliamo concentrare soprattutto su quelli che si trovano all’ultimo anno di liceo. Questo perché è proprio il momento adatto per tirare le somme e cercare di capire cosa fare nel futuro.
All’inizio del quinto superiore iniziano gli orientamenti per scegliere la facoltà giusta e anche di capire per cosa si è maggiormente portati. Tanti potranno anche capire che è arrivato il momento di andare a lavorare, ma anche in quel caso sarà necessario capire in che settore.
Anche se all’apparenza sembra tutto facile, c’è da dire che anche dopo il diploma continuano a essere molti quelli che non sanno cosa fare. L’Osservatorio Giovani e Orientamento ha parlato addirittura di sette studenti su dieci confusi dopo la maturità.
Cosa fare dopo la maturità? Lo sanno solo 3 su 10
Sebbene il percorso professionale, che sia lavorativo o di studio, dovrebbe essere già deciso, anche per un motivo di iscrizioni, ben prima della maturità sono solo tre su dieci i neodiplomati che hanno chiare le idee su quale strada prendere.
L’annuale Osservatorio “Giovani e Orientamento”, realizzato da Skuola.net con Gi EDU, ha ribadito addirittura che un maturando su due ritiene poco utili le attività di orientamento durante il quinto e che solo il 3% dei dirigenti scolastici riteneva che i proprio docenti siano in grado di supportare gli studenti.
Nonostante questo i dati fanno sperare e dimostrano un miglioramento rispetto al 2023, anche se una leggera riduzione andando a leggere quello che si vede in merito al 2024.
Il contributo della crescita è legato all’ultima riforma dell’orientamento scolastico che è in vigore dal 2023 e che prevede 30 ore annue obbligatorie di affiancamento per gli studenti delle classi finali. Un aiuto che ha permesso una crescita della consapevolezza verso qualcosa che potrebbe permettere un futuro più facile da gestire e sicuramente con maggiori indicazioni.
Nonostante questo possono arrivare ancora dei miglioramenti, una crescita che permetterebbe un ulteriore inversione di tendenza verso un futuro più sereno e con maggiori indicazioni per prendere la decisione giusta a livello professionale.