Botulino nel guacamole, è morta la donna di 62 anni, ricoverata in rianimazione. È la seconda vittima in Sardegna

Altra morte in Italia per il botulino, una signora di 62 anni ha perso la vita in Sardegna, è il secondo caso in pochi giorni nell’isola.

La signora era ricoverata in rianimazione dopo aver mangiato del guacamole, non c’è stato niente da fare.

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Botulino nel guacamole, è morta la donna di 62 anni, ricoverata in rianimazione. È la seconda vittima in Sardegna (Notizie.com)

Al centro delle indagini il proprietario di un chiosco che a Monserrato, durante la Fiesta Latina, aveva proposto pietanze a base di guacamole. Lo scorso 8 agosto era deceduta Roberta Pitzalis, una ragazza di 36 anni anche lei intossicata dal batterio killer. L’autopsia ha poi confermato il decesso di quest’ultima per intossicazione da botulino a cui si è aggiunta una polmonite emorragica legata all’intubazione a cui era stata sottoposta durante il ricovero.

La seconda persona a perdere la vita è, appunto, Valeria Sollai, una 62enne originaria di Cagliari che era ricoverata al Policlinico universitario di Monserrato. Dopo l’iniziale paura per i sintomi e il ricovero la situazione sembrava essersi stabilizzata. La donna è stata poi vittima di un aggravamento e del conseguente decesso.

La donna era una cuoca di professione che lavorava alla scuola primaria dell’Infanzia Monumento ai caduti dove era molto amata e conosciuta per la sua dedizione nei confronti dei bambini. Madre di un giovane carabiniere, amava viaggiare e spesso condivideva foto sui social network.

Altra morte per il botulino

La morte di Valeria è l’ennesima per il batterio killer in questa estate del 2025 dopo il caso di Diamante in provincia di Cosenza dove avevano perso la vita due persone sempre per il botulino.

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Altra morte per il botulino (Notizie.com)

 

Il figlio di Valeria, poco dopo il suo ricovero, aveva espresso la sua preoccupazione per la situazione. Alessandro Aru, come riportato da Leggo, aveva parlato su Facebook sottolineando: “Si consiglia vivamente di non mangiare nessun cibo venduto nelle bancarelle nelle prossime settimane. I sintomi da tenere in considerazione sono: visione doppia, alterazioni della coscienza, difficoltà di coordinazione, mal di testa forte, difficoltà a deglutire e a parlare. Qualora si presentassero è necessario recarsi subito al pronto soccorso. Spargete la voce”.

La situazione rimane complessa con al Policlinico Monserrato ancora ricoverata una ragazza di 14 anni. Sono stati dimessi gli altri quattro pazienti dell’ospedale Borzu di Cagliari.

Le condizioni del bambino di 11 anni trasferito al Gemelli di Roma sono in miglioramento ma rimane ricoverato in terapia intensiva pediatrica con il percorso di riabilitazione, come spiegano i medici, che è ancora lungo davanti a lui. Le sensazioni però per lui sembrano essere, per fortuna, decisamente positive anche se caute.

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