Ieri sera si è tenuto il vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump e oggi non si parla d’altro. Cosa si sono detti?
La guerra in Ucraina è un affare internazionale e spunta anche una telefonata al leader del paese, Zelensky.
Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, è uscito dal vertice di ieri in Alaska con una sola convinzione quella di organizzare un vertice, al più presto, tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Questo per arrivare alla pace e far finire il conflitto tra Russia e Ucraina.
Trump ha definito ieri come “una giornata fantastica e di grande successo”, dove a questo punto pare aver raggiunto tutti i suoi obiettivi. Tutto è terminato con una telefonata di oltre un’ora a Zelensky per poi passare a una call con i leader dell’Unione Europea per parlare dell’incontro con il leader russo.
Proprio Zelensky ha fatto sapere che lunedì sarà accolto a Washington proprio da Trump e di essere pronto a un incontro a tre, in futuro, anche con Putin per riuscire a trovare un punto a una situazione che non si può che definire tragica.
Guerra in Ucraina, il punto dopo l’incontro Trump-Putin
L’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin si spera davvero possa segnare un punto di arrivo per la Guerra in Ucraina e magari davvero potrebbe segnare l’inizio della parola fine.
I leader dell’Unione Europea, tra cui anche la premier del nostro paese Giorgia Meloni, hanno firmato, dopo la chiamata con il presidente americano, un accordo che li dichiara pronti a favorire l’incontro a tre su citato. E inoltre è stato ribadito che la Russia non può porre il veto su Kiev nell’Unione e che i confini della stessa Ucraina non si potranno modificare con la forza.
In tutto questo contesto le prime reazioni fanno filtrare il tutto come una vittoria per la Russia che sarebbe uscita come la maggiore soddisfatta da questo confronto. I media ucraini rispondono per le rime, sottolineando che questo incontro è stato, come riportato da La Repubblica, “disgustoso e inutile“.
Giorgia Meloni, intanto, si è esposta, allineandosi alla presidente della Commissione UE Ursola von der Leyen, il cancelliere della Germania Friedrich Merz, il presidente della Francia Emmanuel Macron, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro della Polonia Donald Tusk, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Questi hanno pubblicato una nota congiunta in cui possiamo leggere: “È chiaro che l’Ucraina deve disporre di garanzie di sicurezza incondizionate per difendere efficacemente la sovranità e integrità territoriale. Accogliamo con favore la dichiarazione di Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La coalizione dei volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo, non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine né alla loro cooperazione paesi terzi. La Russia non può andare a pretendere il diritto di veto sul percorso dell’Ucraina verso Nato e Unione Europea”.