Il kebab è al centro della campagna elettorale per le amministrative in una città della Germania

In una città della Germania, uno dei nove candidati sindaco ha impostato la sua campagna elettorale sul kebab.

Il kebab è finito al centro della campagna elettorale per le elezioni amministrative di Möchengladbach, in Germania. Uno dei nove candidati sindaco della città ha scelto come slogan proprio Kebab per tutti – Amiamo i kebab.

La foto di un kebab
Il kebab è al centro della campagna elettorale per le amministrative in una città della Germania – notizie.com

Protagonista del messaggio è Jannik Kontalis, personaggio noto in Germania come la star dei reality, dopo aver partecipato e vinto al dating show Make Love Fake Love. 29 anni, non è un politico di professione e si presenta ai cittadini come candidato indipendente.

Ma perché proprio il kebab è al centro della campagna elettorale di Kontalis? Perché il carovita in questi anni, proprio come in Italia, si sta facendo sentire anche in Germania e ha colpito il noto cibo da street food più amato dai tedeschi.

In vent’anni in Germania il costo del kebab è lievitato

In vent’anni il costo del kebab è passato da 2.50 euro a un minimo di 7 euro. E prima della guerra in Ucraina costava 4 euro. Kontalis intende far scendere i costi del noto panino abbassando le tasse comunali nei confronti dei chioschi, in modo da “trasferire ai clienti come beneficio, e tutti sono contenti”.

 

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La campagna elettorale per le elezioni a Möchengladbach è capitata in un momento concitato proprio per il costo del kebab. È infatti in corso una battaglia sindacale dei dipendenti della Birtat Meat World SE, una delle fabbriche più importanti in Germania, attiva da oltre vent’anni, che fornisce la carne per preparare lo street food a moltissimi chioschi tedeschi. Stando alle stime, riesce a soddisfare la domanda per circa 13 milioni di consumatori.

I lavoratori, supportati dal sindacato Food, Beverages and Catering Union, chiedono all’azienda un aumento di 375 euro in busta paga, oltre che un contratto collettivo trasparente. Accusano infatti i datori di lavoro di metodi di pagamento ingiusti e paghe diverse a seconda dei dipendenti per lo stesso tipo di lavoro.

Il caro-kebab e lo sciopero dei dipendenti di una delle aziende più importanti del settore

La ditta però, non cede il passo e in queste settimane è in corso una vera e propria lotta a suon di scioperi, per arrivare ad ottenere l’aumento dello stipendio. Questo ha fatto sì che nessuno si recasse al lavoro, creando disagi alla catena dello street food.

Non è la prima volta che il kebab entra a far parte del dibattito politico proprio perché, come detto, è il cibo preferito dei tedeschi. È apprezzato anche in Italia e in Germania si chiama döner, termine derivante dal turco donmek, che vuol dire girare. La carne infatti, viene cotta alla griglia per ore mentre gira su uno spiedo.

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