Botulino, quanti casi di intossicazione ci sono stati in Italia negli ultimi anni? L’esperto Iss: “Incide la nostra tradizione conserviera”

Negli ultimi giorni in Italia è scattato l’allarme botulino. Si tratta del microrganismo responsabile della produzione della più potente neurotossina conosciuta. Tutti i dati dell’Iss.

Gli episodi avvenuti in Calabria ed in Sardegna in merito alle intossicazioni da botulino hanno scatenato un’ondata di panico da nord a sud. Episodi gravissimi che hanno portato anche al decesso di alcune persone. E ad indagini giudiziarie che dovranno accertare le responsabilità di quanto accaduto.

Tre barattoli di conserve, in Italia è allarme botulino
Botulino, quanti casi di intossicazione ci sono stati in Italia negli ultimi anni? L’esperto Iss: “Incide la nostra tradizione conserviera” – Notizie.com

Proprio in queste ore l’Istituto superiore di sanità (Iss) è tornato sull’argomento, facendo il punto sui dati attualmente in possesso delle autorità. Il botulino è un microrganismo anaerobio. Si sviluppa cioè in assenza di aria, che si può ritrovare nel suolo, nei sedimenti e nella polvere, sotto forma di spora. Gli alimenti possono venire a contatto con le spore. Ma diventano pericolosi soltanto se permettono il passaggio della spora a cellula vegetativa, consentendo lo sviluppo del microrganismo.

È infatti in questa fase che avviene la produzione delle tossine responsabili della malattia. Gli alimenti che non permettono lo sviluppo del botulino e sono quindi sicuri sono tutte le conserve naturalmente acide o acidificabili (per esempio la passata di pomodoro e i sott’aceto), le conserve preparate con alte concentrazioni di zucchero (marmellate e confetture) o sale (conserve alimentari in salamoia o salate con salagione a secco).

La maggior parte dei casi di botulismo è correlata a conserve di produzione domestica

Tutte le altre conserve alimentari per essere sicure necessitano di trattamenti di sterilizzazione, che non possono essere effettuati in casa, ma soltanto a livello industriale. Per questo motivo la maggior parte dei casi di botulismo è correlata a conserve di produzione domestica e solo raramente sono implicati alimenti industriali.

Una delle ragioni principali di questa alta incidenza del botulismo in Italia risiede nella tradizione conserviera ancora molto radicata nel Paese. – ha spiegato Fabrizio Anniballi, responsabile del Centro di riferimento nazionale per il botulino dell’Iss – L’Italia è famosa per i suoi metodi tradizionali di conservazione degli alimenti, che sono stati tramandati per generazioni”.

Test su acciughe per verificare la presenza di botulino
La maggior parte dei casi di botulismo è correlata a conserve di produzione domestica – Notizie.com

Pratiche che un tempo hanno permesso la conservazione domestica degli alimenti, e potrebbero essere alla base della diffusione. Il botulismo in Italia, soprattutto nelle Regioni meridionali, rimane un problema di salute pubblica, principalmente correlato all’ingestione di conserve di produzione domestica impropriamente fatte.

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Nel periodo 2001-2024, al sistema di sorveglianza nazionale del botulismo sono stati segnalati 1.276 casi clinici sospetti e ne sono stati confermati in laboratorio 574. Di questi, 526 (91,6%) erano casi di botulismo alimentare, 43 (7,5%) si riferivano a casi di botulismo infantile e 5 (0,9%) a casi di botulismo da ferita.

Il numero di decessi è stato di 15 e il tasso medio di letalità della malattia pari al 2,6%; tale tasso di letalità è diminuito passando dal 3,8% del periodo 2001-2011 al 2,6% del 2012-2024. Il sistema di sorveglianza nazionale riceve mediamente 53 segnalazioni per anno e ne conferma in laboratorio mediamente 24, con un trend in leggero aumento negli ultimi anni dovuto principalmente alle migliori capacità diagnostiche.

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