Sono terminate in tragedia le ricerche in Veneto del piccolo di 6 anni che era scomparsi ieri su una spiaggia del litorale: il bimbo è stato ritrovato senza vita.
Tragedia sul litorale veneziano: il piccolo Carlo Panizzo, scomparso ieri dalla spiaggia di Cavallino Treporti, è stato ritrovato morto in acqua nel corso della notte. A recuperarlo sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco.
La terribile scoperta è stata fatta a circa centro metri dalla riva, proprio in corrispondenza del punto dove il bambino era scomparso alle ore 16 circa di ieri, lunedì 11 agosto 2025. Il bimbo di 6 anni era sfuggito allo sguardo della mamma mentre si trovava in acqua.
L’allarme e le ricerche erano partite subito. Guardia costiera e vigili del fuoco si erano immediatamente attivati mentre sulla spiaggia i turisti avevano anche formato una catena umana per aiutare i soccorritori.
L’allarme per il piccolo scomparso e i mezzi impiegati
Questi ultimi, coordinati dal IX Maritime rescue sub centre della Direzione marittima del Veneto, hanno operato per tutta la notte. L’allarme era giunto alla Sala operativa della guardia costiera di Venezia dopo che la madre di Carlo che aveva allertato il bagnino. Il piccolo aveva deciso di tuffarsi e non era tornato a riva. Scattata, come già accennato, anche la solidarietà dei bagnanti, che avevano fatto una catena a riva per aiutare le ricerche.
Dopo la richiesta di aiuto, la guardia costiera aveva disposto immediatamente l’invio di una motovedetta, la Cp833, di due gommoni, Gc187 e Gc111 e di pattuglie via terra, partiti da Venezia e da Jesolo. Nelle ricerche erano stati impiegati anche due elicotteri, dei vigili del fuoco e della polizia di stato. Alle attività hanno collaborato, inoltre, i sommozzatori e un mezzo nautico dei vigili del fuoco, un elicottero della guardia di finanza e gli assistenti bagnanti che lavorano sul litorale.
In serata, nell’area di ricerca, è giunto anche un aereo Manta Atr-42 della guardia costiera, decollato da Pescara, dotato di sofisticati sistemi di telerilevamento notturno. Un dispiegamento enorme di uomini e mezzi ma purtroppo per il bimbo non c’è stato nulla da fare.
I soccorritori ritengono probabile che il bambino possa essersi spinto troppo avanti nell’acqua. Perso l’orientamento, potrebbe non essere più riuscito a tornare a riva. Del piccolo si erano perse le tracce intorno alle ore 16. La mamma era con Carlo in località Ca’ Pasquali, tra il Villaggio San Paolo e il camping Vela Blu.