Caro-spiagge e lidi vuoti durante la settimana. La polemica contro i gestori dei lidi arriva anche in Europa. Ma perché gli ombrelloni sono sempre più cari?
Quando contattiamo Fabrizio Licordari ci chiede di richiamare nel pomeriggio perché in queste ore sta ricevendo decine di telefonate dai giornalisti di molti Paesi europei, che si stanno occupando proprio come i colleghi italiani delle spiagge vuote ad agosto in Italia.
Licordari è il presidente di Assobalneari-Federturismo Confindustria, la stessa associazione di categoria che ha diffuso una stima sulla stagione balneare in corso che registra una contrazione tra il 20 e il 30% rispetto agli anni precedenti negli stabilimenti balneari. Il dato riguarda sia le presenze sia i consumi in spiaggia: vale a dire banalmente acquistare una bibita fresca al bar mentre si è sotto l’ombrellone.
L’unica giornata che registra discreti afflussi è la domenica. La notizia delle spiagge vuote ha creato una polemica riguardante i prezzi troppo altri imposti dai gestori degli stabilimenti balneari per la discesa in spiaggia, l’ombrellone e il lettino. Sono intervenute le associazioni dei consumatori, dal Codacons all’Unc e ne ha parlato anche l’attore Alessandro Gassman sui social, con un post al vetriolo all’indirizzo dei titolari dei lidi.
Alessandro Gassman: il post al vetriolo contro i gestori dei lidi
Postando una foto di un lido vuoto, tra ombrelloni aperti e chiusi, ha scritto: “Cari amici gestori di stabilimenti balneari. Leggo che la stagione non sta andando bene. Secondo voi perché? Forse avete un po’ esagerato con i prezzi e la situazione economica del Paese spinge gli italiani a scegliere una spiaggia libera? Abbassate i prezzi e le cose, forse, andranno meglio. Capito come?”.
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“Io apprezzo molto l’attore Alessandro Gassman”, ci dice Licordari al telefono. “Mi piace davvero e quando c’è un suo film lo guardo con passione e interesse. Però non so nulla della sua vita privata, cosa frequenti e dove vada. Posso dire che in Italia esistono stabilimenti balneari per tutte le tasche come per gli alberghi”.
Licordari a Notizie.com: “Esistono lidi per tutte le tasche”
“Una struttura ricettiva si sceglie sulla base delle caratteristiche ricercate e ognuno fa le sue valutazioni anche in base alla spesa che richiede. Lo stesso vale per gli stabilimenti balneari. Molti offrono servizi di eccellenza, top di gamma, e lì non si può andare senza spendere nulla. Poi ci sono quelli che consentono a una famiglia normale di trascorrere decorosamente una giornata”.
Fabrizio Licordari è gestore di uno stabilimento balneare, ma ci dice di non volere pubblicità, dunque non pubblicheremo il nome del suo lido: “Io oggi sto staccando biglietti di entrata a 18 euro per un ombrellone e due lettini. Siamo all’8 agosto. E nei lidi ferraresi a Comacchio, la forbice dei prezzi è più o meno la stessa: dai 18 ai 20 euro, 25 al massimo”.
Si parla di un prezzo accettabile e in linea con altri stabilimenti in Italia, ma non certo con tutti: “In Costiera Amalfitana o a Portofino, oppure a Forte dei Marmi, magari chiedono anche 200-300 euro. E andarci è una scelta. Allora bisogna finirla con questa polemica. Stiamo dando un’immagine delle spiagge italiane inavvicinabili”.
E questo, per Licordari, scoraggia i turisti stranieri a venire in vacanza in Italia: “Ormai è troppo tardi, siamo all’8 agosto. Siamo veramente bravi a farci del male da soli. E tutto per vendere qualche copia di giornale in più”.
Anche i turisti stranieri “risentono della crisi economica”
Altri dati arrivano anche dall’Istat e riguardano (anche) stabilimenti balneari e piscine: dal 2019 i prezzi hanno subito un incremento del 32%. Allora qual è il problema? “Il caro-vita generale. Si riflette sul carrello della spesa, sulle bollette, sul carburante, sull’affitto”, commenta Licordari. “Questo ha ridotto in maniera significativa il potere di acquisto delle famiglie italiane”.
Ma le spiagge non sono vuote solo di italiani. Anche i turisti stranieri ci vanno di meno: “Ma se gli facciamo questa campagna mediatica…“, dice ancora il presidente di Assobalneari. “Inoltre anche gli stranieri sono spaventati dalla situazione internazionale ed economica che c’è. Pure in Austria, in Svizzera, in Germania, hanno problemi economici notevoli”.