Pensavo di poter tagliare le piante del vicino che avevano sconfinato nella mia proprietà: grave errore

Credere di poter tagliare i rami sconfinanti della pianta del vicino è un luogo comune: in realtà non si può fare.

I rami che sconfinano non si possono rimuovere. Questo però non significa che i cittadini sono costretti a subire la negligenza altrui.

Giardiniere pota una pianta
Pensavo di poter tagliare le piante del vicino che avevano sconfinato nella mia proprietà: grave errore – notizie.com

La sentenza del Tribunale di Imperia chiarisce diversi punti in merito a questo interrogativo.

Tagliare i rami sconfinanti: non si può fare

Non si possono tagliare autonomamente le piante del vicino che sconfinano nella nostra proprietà. Lo ha stabilito il Tribunale di Imperia con la sentenza n. 272 del 21 maggio dell’anno corrente. Il caso esposto alla giurisdizione italiana era il seguente: una società – intestataria dell’immobile all’interno del quale si era diramata la pianta in questione – ha preso iniziativa e potato i suoi rami, senza chiedere permesso alla donna che ne risulta la proprietaria.

Giardiniere taglia foglie e rami
Tagliare i rami sconfinanti: non si può fare – notizie.com

In corso di causa sono emersi poi ulteriori dettagli. I responsabili avevano anche danneggiato la recinzione che delimitava il confine e rovinato alcune piante dall’inestimabile valore ornamentale e affettivo. A fronte di questo, i legali della donna si sono affidati all’art. 2043 del Codice Civile, il quale afferma che “qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno“.

Gli avvocati della società hanno tentato di puntare sulla negligenza della proprietaria, in merito alla mancata potatura e gestione della pianta. Tuttavia, il semplice fatto che i responsabili avessero affidato a un gruppo di giardinieri il compito di tagliare i rami, senza informare la donna, è bastato per portare il giudice a dettare sentenza. Il concetto di base è che, per quanto si tratti effettivamente un illecito, i cittadini non sono autorizzati a farsi giustizia da soli.

Il Tribunale di Imperia ha imposto un risarcimento danni, basato sul cosiddetto metodo svizzero. Quest’ultimo considera il valore estetico e ornamentale dell’esemplare, i danni arrecati alla pianta e successivamente stabilisce l’importo da restituire alla parte lesa. Qualora il vicino di casa sia colpevole di invadere aree private altrui con le sue piante si può procedere in un solo modo: segnalando il comportamento all’amministratore condominiale oppure rivolgendosi a un giudice civile.

Entra così in gioco l’art. 896 del c.c., il quale consente al proprietario vittima dello sconfinamento di richiedere il taglio dei rami. Se il proprietario si oppone, il condominio può diffidarlo e chiedere ai giudici che lo obblighino a provvedere alla potatura. Qual è dunque il punto? Ecco: i rami si possono far rimuovere, ma non bisogna procedere autonomamente senza il passaggio per la giurisdizione italiana.

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