Bufera sullo zoo danese, l’appello choc sui social media: “Donate animali vivi per la dieta dei nostri predatori”

È polemica per un post-appello pubblicato sui social dello zoo di Aalborg, in Danimarca. La struttura ha chiesto donazioni di animali vivi per alimentare i propri predatori.

Sai che puoi donare animali allo zoo? Sono una parte importante della dieta dei nostri predatori”. La domanda e la conseguente risposta, contenute in un post pubblicato dallo zoo di Aalborg, in Danimarca, hanno suscitato migliaia di reazioni che vanno dalla curiosità all’indignazione.

Una lince europea dello zoo di Aalborg, il parco è finito nella bufera
Bufera sullo zoo danese, l’appello choc sui social media: “Donate animali vivi per la dieta dei nostri predatori” (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

La struttura danese è stata costretta a chiudere i commenti al contenuto pubblicato sui propri social “a causa del grande interesse internazionale”. Esortando gli utenti a moderare i toni e la “retorica odiosa e maliziosa”. Nessun fraintendimento, però. Lo zoo ha effettivamente lanciato un appello affinché vengano donati cavalli, ma anche polli, conigli e porcellini d’India vivi per macellarli e farne mangime per i predatori che ospita.

Il motivo? L’intento è quello di “imitare la catena alimentare naturale”, garantendo il comportamento e il benessere degli animali stessi. Prima che ve lo chiediate: no, non è una pratica comune a tutti gli zoo del mondo. Solitamente nei parchi zoologici, anche in quelli in Italia, i predatori vengono alimentati con carne certificata e controllata.

Polemica per l’appello dello zoo danese, ma come vengono alimentati gli animali negli zoo?

La carne proviene da allevamenti convenzionati, da animali deceduti per cause naturali o abbattuti per motivi veterinari. I tessuti possono essere surgelati o integrati con ossa o interiore per stimolare comportamenti naturali. Talvolta avvengono donazioni di carcasse, come nel caso di animali investiti dai veicoli, sempre però previa verifica dei servizi veterinari.

Quanto richiesto dallo zoo di Aalborg non è illegale, ma è quantomeno inusuale per il sentire comune. È invece severamente vietato dalla maggior parte dei Paesi nel mondo Il feed vivo (prede vive) è vietato o altamente regolato nella maggior parte dei Paesi per motivi etici. “Polli, conigli e porcellini d’India – si legge nel post del parco danese – costituiscono una parte importante della dieta dei nostri predatori, in particolare della lince europeo. Che ha bisogno di prede intere, simili a quelle che caccerebbe in natura”.

Una tigre in uno zoo
Polemica per l’appello dello zoo danese, ma come vengono alimentati gli animali negli zoo? – Notizie.com

In migliaia hanno risposto infuriati alla richiesta dello zoo, arrivando addirittura a citare il Mahatma Gandhi: “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali”. E ancora: “Dare da mangiare animali domestici è assolutamente inaccettabile”. Il sito web del parco di Aalborg ha anche una pagina dedicata, a cui rimanda il post finito nella bufera: “Vorresti donare il tuo cavallo come mangime?”.

Il fatto che non si tratta di una pratica “nuova” si può desumere dalla frase: “Le nostre esigenze variano durante l’anno e potrebbe esserci una lista d’attesa”. Tanto più che “in qualità di proprietari potrete ottenere una detrazione fiscale per il valore del cavallo. Il valore del cavallo è calcolato in cinque corone danesi al kg”. Bisogna comunque specificare che lo zoo di Aalborg è uno dei principali parchi zoologici della Danimarca. È stato fondato nel 1935 e ospita oltre 1500 animali e 126 specie. Tra di essi leoni, orsi, tigri e linci. Ogni anno ospita 375mila visitatori ed è noto per l’impegno in progetti di conservazione.

Il caso della giraffa soppressa nel 2014

Se avete un animale che per vari motivi deve lasciare la vostra casa, potete donarlo a noi. – si legge ancora nell’appello – Gli animali vengono soppressi in modo umano da personale qualificato e successivamente utilizzati come mangime. In questo modo nulla va sprecato e garantiamo il comportamento naturale, l’alimentazione e il benessere dei nostri predatori”. La vicedirettrice dello zoo di Aalborg Pia Nielsen ha spiegato al The Guardian che “in Danimarca, questa pratica è comune. Molti dei nostri ospiti e partner apprezzano l’opportunità di contribuire”.

Non è la prima volta che gli zoo danesi finiscono nella bufera per il modo in cui nutrono i loro animali e ne controllano le popolazioni. Nel 2014, lo zoo di Copenaghen ha soppresso una giovane giraffa sana di nome Marius per evitare la consanguineità. Tutto ciò, nonostante una petizione cercava di fermare l’iniziativa. La sua carcassa è stata utilizzata in parte per la ricerca e in parte per nutrire i carnivori dello zoo: leoni, tigri e leopardi.

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