Chi era Simona Cinà, la giovane pallavolista trovata morta in piscina. I familiari non si danno pace, ecco tutto ciò che non torna

È giallo sulla morte di Simona Cinà, trovata morta dopo una festa in piscina in provincia di Palermo. La famiglia chiede di sapere la verità. Molte cose non tornano nella vicenda.

Simona Cinà non beveva alcolici, era una sportiva che amava il volley. Tanto più che sul luogo della tragedia di alcol non ne sarebbe stato trovato. Cos’è successo alla giovane pallavolista trovata morta sul fondo di una piscina nelle scorse ore?

Simona Cinà, trovata morta in piscina a Bagheria
Chi era Simona Cinà, la giovane pallavolista trovata morta in piscina. I familiari non si danno pace, ecco tutto ciò che non torna (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

La domanda sta tenendo col fiato sospeso la famiglia di Simona che nelle scorse ore ha lanciato un appello: “Troppe cose non tornano, vogliamo la verità”. Sul caso stanno indagando carabinieri e pm della Procura della Repubblica di Termini Imerese, che sulla vicenda hanno già aperto un fascicolo per omicidio colposo. C’è un buco da colmare, tra le 3 e le 4 del mattino, e una serata intera da ricostruire.

Alcune riposte potranno provenire dall’autopsia, prevista nelle prossime ore. “Quando siamo arrivati – hanno detto i familiari della ragazzac’erano solo bottiglie d’acqua, la vasca era pulita. Il corpo di Simona era già a bordo piscina, coperto da un telo. Vogliamo sapere perché è morta”. Simona Cinà di 21 anni è stata trovata morta all’alba di sabato 2 agosto in una piscina all’interno dei una villa privata in viale Sant’Isidoro a Bagheria, non lontano da Palermo.

Simona Cinà sarebbe morta tra le 3.20 e le 4.13

L’ipotesi al momento ritenuta privilegiata è quella di un malore o di un incidente, ma la famiglia della ragazza avanza dubbi sull’accaduto. Simona Cinà sarebbe morta tra le 3.20 e le 4.13, quando è stato dato l’allarme. I ragazzi si trovavano nella villa per una festa di laurea. In un video ci sono anche alcune immagini del party. Si vede Simona, in gonna di jeans e camicia verde, con un bicchiere di plastica in mano, la musica ad alto volume, un ballo di gruppo e tante risate.

Non vogliamo puntare su nessuno – hanno precisato i fratelli di Simona – non vogliamo dire niente di affrettato, ma sicuramente c’è qualcosa che non va. Simona non era un tipo da annegare in piscina. Faceva surf, faceva tante cose, tanti sport nell’acqua che è impossibile che non avesse saputo gestire una situazione di acqua profonda. Faceva sempre i controlli perché faceva campionati dove richiedevano comunque controlli”.

I familiar di Simona Cinà, trovata morta in piscina a Bagheria
Simona Cinà sarebbe morta tra le 3.20 e le 4.13 (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

Uno dei ragazzi è stato anche portato in caserma per il prelievo del dna. Perché nella villa sono state trovate delle tracce di sangue, ma il giovane ha raccontato di essersi ferito dopo avere dato un calcio per la rabbia per la morte di Simona. “Quando siamo arrivati alla villa – hanno raccontato i familiari – ci hanno detto che probabilmente era stato probabilmente un malore, che loro non sapevano, l’avevano trovata in piscina. Siamo arrivati e non c’era niente, era tutto pulito. Zero alcol in giro, nulla. Una festa con tantissime persone, e non c’era niente che potesse richiamare a una festa”.

La giornata pare fosse iniziata con un allenamento di pallavolo nel campo di beach volley, poi il viaggio da Capaci a Bagheria, come testimoniano i social dei ragazzi. Una sosta per fare rifornimento insieme ad altri amici e le immagini della festa che si è trasformata in tragedia. “Lei stava sempre con la sua cerchia, non stava neanche male, io ho parlato con persone che stavano con lei. – ha detto Roberta, la sorella di SimonaLe sue due amiche se ne erano andate, gli altri dicono che pensavano che fosse andata in bagno, anche se non era distante dalla piscina”.

Simona Cinà, una vita per lo sport e lo studio

Simona aveva 21 anni e viveva a Capaci, in provincia di Palermo. Era una persona solare, sportiva, amata da amici e compagni di squadra. Aveva fatto dello sport insomma uno stile di vita. Giocava a pallavolo nella Acds Capacense Volley. Giocava anche a beach volley, dove aveva raggiunto un buon livello, tanto da essere inserita nel ranking mondiale.

Simona frequentava il corso di laurea in Scienze e Tecniche delle Attività motorie e sportive dell’Università di Palermo. Un percorso brillante che l’avrebbe presto portata a fare un’esperienza Erasmus in Spagna. Viveva con la sua famiglia a Capaci: i genitori, una sorella gemella e un fratello maggiore.

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