Strage di Bologna, Meloni e Bernini contestate alla commemorazione: “Non accettiamo riscritture della storia”

Strage di Bologna: Meloni, La Russa e Bernini contestati dai cittadini. “Non accettiamo che la storia venga riscritta”.

I fischi al presidente del Senato Ignazio La Russa, le contestazioni nei confronti della ministra Anna Maria Bernini e le parole rivolte direttamente alla premier Giorgia Meloni da Paolo Bolognesi, presidente uscente dell’Associazione dei familiari delle Vittime della Strage di Bologna.

La ministra per l'Università e la Ricerca Anna Maria Bernini alla cerimonia di commemorazione della Strage di Bologna
Strage di Bologna, Meloni e Bernini contestate alla commemorazione: “Non accettiamo riscritture della storia” (Ansa Foto) – notizie.com

Le celebrazioni del 45esimo anniversario del 2 agosto 1980 nel capoluogo emiliano hanno aperto un dibattito politico su due punti in particolare: l’accesso agli atti delle sentenze negli Archivi di Stato e l’accusa al governo di voler “riscrivere la storia”.

Oggi sappiamo chi è stato e ne abbiamo anche le prove”. L’attentato alla stazione, già ideato a febbraio 1979, “fu concepita e finanziata dai vertici della famigerata loggia massonica P2, protetta dai vertici dei Servizi Segreti Italiani iscritti alla stessa loggia P2, eseguita da terroristi fascisti”, ha detto Bolognesi parlando dal palco.

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Il presidente uscente dell’Associazione ha anche ricordato tutti i depistaggi che hanno reso i processi per la Strage di Bologna i più complessi della storia italiana: “Se ci sono voluti così tanti anni perché si arrivasse a svelare il quadro completo di chi ha voluto ed eseguito la strage del 2 agosto 1980, è perché tutti, a parole, affermano di volere la verità, ma nei fatti sono moltissimo coloro che, pur avendone la possibilità, hanno fatto e fanno qualunque cosa per nasconderla, ritardarla e dissimularla”.

Bolognesi: “Non accettiamo riscritture della storia”

Poi, le parole all’indirizzo di Meloni: “Alla presidente del Consiglio che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le istituzioni, un’altra cosa è l’accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare”.

E ancora: “Presidente Meloni, condannare la Strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista, è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”.

Paolo Bolognesi saluta il pubblico dopo il suo ultimo discorso come presidente dei parenti delle vittime del 2 agosto al 45esimo anniversario della strage
Bolognesi: “Non accettiamo riscritture della storia” (Ansa Foto) – notizie.com

Contestati anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che è stato accolto alle celebrazioni tra i fischi dei cittadini, e la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Un cittadino contesta Bernini: “Il governo continua con leggi fascistissime come il decreto Sicurezza”

A quest’ultima si è rivolto anche un cittadino che si è presentato indossando una t-shirt contro la Nato ed esponendo un cartello contro il governo. “Quarantacinque anni fa fu una strage di mano fascista, con il coinvolgimento della P2 e con esplosivo proveniente da basi Nato”. Oggi, “il governo continua con leggi fascistissime come il decreto Sicurezzae “continua con la complicità della Nato”.

Parole che sono state accompagnate dall’applauso dei cittadini presenti. L’uomo è stato poi invitato ad allontanarsi dagli agenti in borghese. “Ministro, non si faccia portavoce del governo, possiamo anche credere al suo personale sentimento di vicinanza ai familiari delle vittime, ma non crediamo alla solidarietà del governo”, ha aggiunto, prima di lasciare la cerimonia.

La risposta di Bernini: “Non sono d’accordo né a titolo personale né del governo”

Sono rimasta su questo palco dall’inizio alla fine proprio per il profondo rispetto che, a titolo personale e come rappresentante del governo, nutro nei confronti dei familiari delle vittime”. Queste le parole di Bernini, in risposta a quelle di Bolognesi. “Devo però dire che non sono d’accordo né a titolo personale né come rappresentante del governo, con qualunque riferimento fatto dal presidente Bolognesi all’attualità o all’attuale governo. Qualunque collegamento con l’orrore della strage e l’attualità, lo respingo senza se e senza ma”.

E ancora: “Se altri processi ci dovranno essere, ci saranno, e anche io ringrazio i magistrati che ci hanno portato alla sentenza definitiva”. La Strage di Bologna, ha aggiunto Bernini, “è stata oscena, orrenda, che i magistrati hanno definito di eversione neofascista”.

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