È stata arrestata nella tarda serata di ieri Carla Zambelli, 45enne deputata italo-brasiliana. La donna si trovava a Roma dopo essere fuggita dal Brasile.
Era destinataria di un mandato di cattura internazionale Carla Zambelli, la deputata brasiliana di origini italiane arrestata nella tarda serata di ieri a Roma. Zambelli era scappata dal Brasile dopo che nel maggio scorso era stata condannata a dieci anni di reclusione. 
La donna, italiana da parte di padre, è stata ritenuta responsabile di aver partecipato a un attacco hacker al sistema giudiziario nazionale e di falsità ideologica. È stata individuata in un appartamento in zona Aurelia, nella Capitale. “Io sono innocente, non c’è nessuna prova contro di me. Sono stata incastrata da questo hacker. – aveva dichiarato in una recente intervista la deputata – L’ho conosciuto per caso ma non ho nulla a che fare con lui. Io sono la più votata in Brasile, ho preso un milione di voti. Sono una perseguitata politica. Il giudice che mi ha condannato è un dittatore”.
Vicina all’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Zambelli, 45 anni, era arrivata in Italia lo scorso 5 giugno, atterrando a Roma Fiumicino con un volo partito dagli Stati Uniti. Zambelli era stata inserita nella lista rossa dell’Interpol, che la rendeva ricercata in 196 Paesi nel mondo. L’arresto della parlamentare era stato ordinato dal giudice Alexandre de Moraes del Tribunale supremo federale (Stf).
Carla Zambelli, deputata del Partito liberale
Nata il 3 luglio 1980 a Campinas, nello Stato di San Paolo, Zambelli è una deputata federale del Partito liberale (Pl). È nota per il suo sostegno a Bolsonaro e per le sue posizioni conservatrici su temi come armi, famiglia e diritti civili.È laureata in ingegneria ed era attiva nel movimento Nas Ruas, nato nel corso delle manifestazioni contro la corruzione nel governo di Dilma Rousseff. È stata eletta alla Camera dei Deputati brasiliana nel 2018.
Prima del suo arresto il deputato di Avs Angelo Bonelli aveva scritto sui social: “Carla Zambelli è in una casa a Roma. Ho comunicato alla polizia l’indirizzo”. Il Brasile ne ha chiesto l’estradizione ma Zambelli non dovrebbe tornare immediatamente nel suo Paese. Prima la giustizia italiana dovrà esaminare la richiesta delle autorità e decidere se soddisfa i requisiti dei trattati firmati tra i due Paesi. 
I giudici brasiliani hanno disposto la detenzione definitiva di Zambelli, la perdita del mandato parlamentare e l’impegno a non sottoporre la parlamentare a condizioni degradanti nel Paese sudamericano. Con la 45enne è stato condannato anche l’hacker Walter Delgatti. Zambelli aveva passato il controllo doganale con il passaporto italiano, avendo la doppia cittadinanza.
La deputata aveva attraversato, insieme al marito, il confine con l’Argentina a Foz do Iguaçu. Dopo una breve sosta negli Stati Uniti, aveva annunciato il suo arrivo in Italia. Due settimane fa il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al question time alla Camera, aveva sottolineato che erano state “avviate attività investigative volte a localizzare la signora, di concerto con l’autorità giudiziaria di Roma, immediatamente informata al riguardo. Nel corso delle indagini sono puntualmente state verificate segnalazioni circa la presenza dell’ex parlamentare in determinati luoghi o contesti, sempre con esito negativo”.
Salvini vuole incontrare Zambelli in carcere
Piantedosi aveva anche ribadito che “all’atto del controllo di frontiera” a Fiumicino il 5 giugno Zambelli “risultava priva di precedenti di polizia sul territorio nazionale e di evidenze sfavorevoli rinvenibili agli atti“. Dunque “le autorità di polizia non avrebbero potuto in alcun modo procedere al fermo“.
Carla Zambelli è al momento detenuta nel carcere di Roma Rebibbia. Qui è in attesa che venga svolto l’intero iter per le procedure di estradizione in Brasile. Il leader della Lega Matteo Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha espresso il desiderio di far visita alla donna. Il capo del Carroccio, infatti, ha sempre elogiato pubblicamente Bolsonaro, punto di riferimento politico di Zambelli, come esempio di conservatorismo e nazionalismo. Dal centrosinistra, invece, si stanno moltiplicando gli appelli affinché si accelerino le procedure per l’estradizione. 
Nelle scorse ore in Brasile è stato diffuso un video, dopo l’arresto a Roma, in cui la parlamentare ha dichiarato la sua intenzione di rimanere in Italia, esprimendo fiducia nel sistema giudiziario italiano. “Se dovrò scontare qualsiasi pena, sarà qui in Italia, che è ancora un Paese giusto e democratico. – afferma Zambelli nel filmato – Sono tranquilla, il mio cuore è sereno. Non sto scappando, sto resistendo“. La 45enne avrebbe espresso l’intenzione di chiedere asilo politico in Italia. Ha giustificato la decisione come un modo per proteggersi da quella che considera una persecuzione da parte delle autorità politiche e giudiziarie brasiliane.
Come accennato sopra, ad informare la polizia di stato della posizione di Zambelli è stato il leader di Avs Bonelli, che ha riferito di aver “ricevuto un’informazione con l’indirizzo” nella serata di ieri. Ritengo di aver svolto il mio dovere di cittadino. – ha detto Angelo Bonelli – In queste ore sto ricevendo sui social numerose minacce, anche di morte, per quanto accaduto. Ora sarà la giustizia italiana a pronunciarsi e, successivamente, spetterà al governo decidere sull’estradizione”.
