Il decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: l’Alcolock diventa dunque ufficialmente obbligatorio. Tutte le regole da seguire.
Nei primi giorni di luglio 2025, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato il decreto attuativo che norma l’Alcolock. Ora il provvedimento è ufficialmente in vigore, dal momento che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Prima regola: il costo dell’Alcolock è a carico del conducente. L’obbligo di installarlo in auto è contenuto nel nuovo Codice della Strada. La norma prevede che chi è stato sorpreso a guidare con un tasso alcolemico superiore a 0.8 g/l, deve acquistarlo e utilizzarlo per due anni.
La pubblicazione in Gazzetta arriva proprio nel periodo in cui le strade italiane sono alle prese con l’esodo estivo. Il decreto definisce le caratteristiche e le modalità di installazione dell’Alcolock.
Cos’è l’Alcolock e chi deve installarlo
Si tratta di un dispositivo da montare in auto, che serve a misurare il tasso alcolemico di chi guida. Come anticipato, è obbligatorio per chi in passato è stato multato per essere stato fermato dalle forze dell’ordine con un tasso alcolemico maggiore di 0,8g/l.
L’Alcolock impedisce l’accensione dell’automobile se il guidatore non supera il test dell’alito. Il motore si avvierà solo se il livello dell’alcol sarà pari a zero.
Quanto costa l’Alcolock
Uno dei punti dolenti di questo provvedimento riguarda il costo che per molte persone è alto: installare l’Alcolock costa infatti circa 2mila euro. E a questa cifra vanno aggiunti i boccagli, la manutenzione e i controlli periodici.
Non tutte le auto sono compatibili con l’Alcolock
Questo dispositivo può essere installato su diverse categorie di veicoli che trasportano persone e merci e dovrà rispettare gli standard europei. Sul portale www.ilportaledell’automobilista.it del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà possibile visionare la lista di tutte le officine italiane autorizzate ad installare l’Alcolock e dei modelli di auto compatibili con esso.
Questo è quello che nelle scorse settimane ha fatto sapere il Ministero. Nello stesso elenco ci saranno anche i modelli dei veicoli compatibili con ogni tipo di Alcolock.
Nelle ultime settimane, Federcarrozzieri ha lanciato una critica nei confronti del decreto: non tutti i veicoli sono compatibili con questo dispositivo. “Il parco auto italiano è come noto molto anziano, con quasi il 22% delle auto circolanti che ha un’età superiore a 19 anni. C’è quindi il rischio concreto che su molte autovetture particolarmente anziane sia tecnicamente impossibile installare l’Alcolock”.
Cosa fare se l’auto non è compatibile con l’Alcolock?
L’installazione di questo dispositivo è obbligatorio, quindi le strade da intraprendere se l’auto non è compatibile, sono due: la prima è cambiare auto, ma non tutti possono permetterselo.
L’altra è rivolgersi a un installatore certificato che aiuti a dimostrare che l’Alcolock non può essere installato. E magari tentare di chiedere un’eccezione.
Anche produttori e installatori hanno degli obblighi
Anche i produttori hanno obblighi specifici: dovranno dare informazioni dettagliate sull’installazione, l’uso e la manutenzione del dispositivo. Inoltre, gli installatori autorizzati dovranno applicare un sigillo speciale per evitare tentativi di manomissione.
In caso di controlli, il guidatore dovrà esibire la copia originale della dichiarazione dell’installazione e il certificato di taratura.
È possibile disattivare l’Alcolock?
La risposta è sì, almeno per quanto riguarda alcuni modelli. Disattivarlo potrebbe essere utile in casi di emergenza o pericolo. Ma sia per sbloccarlo che per riattivarlo sarà comunque necessario l’intervento di un riparatore.