Gli psicologi non hanno dubbi: ecco di cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno

Il benessere mentale è importante come quello fisico, gli psicologi allertano su cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno.

Può sembrare semplice pigrizia, ma non è affatto così. Riconoscere la “verità” di piccoli gesti, leggendoli con empatia e cura, potrebbe essere l’azione migliore, perché permette di comprendere appieno come stanno le persone che stanno al proprio fianco. Magari conoscendo la condizione di malessere, si può essere in grado di aiutare chi rimane in pigiama tutto il giorno, perché vuol dire che soffre di una condizione specifica.

sfondo ragazza in pigiama e tondo con psicologo e paziente
Gli psicologi non hanno dubbi: ecco di cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno- Notizie.com

Il fatto di pensare “tanto non mi vede nessuno in casa, mica devo cambiarmi” è un ragionamento di molti, in parte scontato, ma non è sempre da considerare “sano”. Infatti, secondo gli psicologi sarebbe più opportuno fare proprio l’esatto contrario, anche se pigramente stare comodi, piace quasi a tutti.

Chi lavora in smart e passa le sue giornate lavorative in “casa”, sa benissimo di cosa si sta parlando. Non significa indossare i vestiti migliori, sempre abiti comodi, ma il fatto di cambiarsi, è qualcosa che reca una condizione di benessere alla psiche. Se non lo si fa, o comunque si ha molta difficoltà a compiere il gesto, vuol dire che si soffre di una situazione da non sottovalutare affatto.

Ecco di cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno

Conoscere la psiche umana è complesso, ma da piccoli gesti ci si può rendere conto di cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno. Gli psicologi parlano di cura, amore e interesse, e a volte la semplice empatia, può fare grandi cose.

donna mangia in pigiama sul divano
Ecco di cosa soffre chi rimane in pigiama tutto il giorno- Notizie.com

Vestirsi con ciò che piace rincara l’autostima e il benessere, i ricercatori Hajo Adam e Adam Galinsky affermano che addirittura anche la tuta dovrebbe essere eliminata, e di conseguenza bisognerebbe anche truccarsi e sistemarsi i capelli. Nessuna esagerazione, ma la cura della propria persona.

L’enclothed cognition è un fenomeno della realtà quotidiana, indossare i vestiti e porsi in un certo modo, reca benessere alla salute mentale, perché condiziona la persona nella sua identità. Per esempio, mettere un blazer può essere sintomo di “sicurezza in sé stessi”, e pone la persona con un atteggiamento totalmente differente rispetto a chi indossa il pigiama che è più insicuro.

Vestirsi bene, serve per scandire meglio il tempo, darsi un tono, degli orari, e non lasciarsi trasportare dalle ore senza rendersene conto. Pone la differenza tra le ore di riposo e quelle di lavoro, inoltre migliora l’autostima e influenza il buon umore e la stessa qualità del sonno.

A lungo andare, se ne potrebbe soffrire, la tristezza e l’insicurezza sono vicini a chi indossa sempre il pigiama in casa, e quindi bisogna sapere che ci si deve prender cura di sé, sempre.

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