Carceri, Alemanno demolisce il Piano di Nordio: “Interventi lenti e incerti”. I nuovi dati di Antigone sul sovraffollamento: picchi del 236%

Pochi giorni fa il governo ha varato il nuovo Piano carceri per rispondere all’emergenza sovraffollamenti. L’ex sindaco Gianni Alemanno ha scritto alla premier Giorgia Meloni, mentre Antigone ha pubblicato le nuove statistiche semestrali.

Nessuna delle misure adottate ha la forza di dare una risposta ai problemi. Gli interventi proposti per fronteggiare il sovraffollamento carcerario sono lenti, incerti e molto aleatori”.

Gianni Alemanno ha scritto alla premier Giorgia Meloni
Carceri, Alemanno demolisce il Piano di Nordio: “Interventi lenti e incerti”. I nuovi dati di Antigone sul sovraffollamento: picchi del 236% (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed ex Ministro, attualmente recluso nel carcere di Roma Rebibbia, ha scritto e fatto pubblicare sui suoi profili social una lettera che ha inviato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’ex primo cittadino, che sta scontando una condanna a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite, è entrato nel merito del Piano carceri approvato il 22 luglio scorso in Consiglio dei Ministri.

Quando c’è un’emergenza, bisogna affrontarla coniugando due tipi d’intervento. – ha ricordato l’ex parlamentare – Quelli d’urgenza che salvano i cittadini in stato di pericolo. E quelli programmatici volti a evitare il ripetersi di emergenze simili. Ebbene, tra i provvedimenti assunti dall’ultimo Cdm non c’è traccia di provvedimenti che abbiano il carattere d’urgenza. E anche quelli programmatici sembrano molto ipotetici”.

Sovraffollamento nelle carceri, soglia record del 134,4%

Da tempo Alemanno, che affida gli scritti ai propri collaborati nel rispetto dell’ordinamento carcerario, denuncia la situazione delle strutture penitenziarie con il suo Diario di cella. Sovraffollamento, temperature altissime e rischio suicidi sono i temi che si rincorrono ormai da mesi. L’ex sindaco ha riferito che a Rebibbia si sta verificando un suicidio o un tentato suicidio ogni settimana.

Antigone, invece, associazione che si occupa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario, ha pubblicato proprio oggi i dati aggiornati sul sovraffollamento nelle carceri italiane, che ha raggiunto la soglia record del 134,3%. Per affrontare l’emergenza l’esecutivo, su proposta del Ministro alla Giustizia Carlo Nordio, ha varato il Piano carcere.

Piano carceri, i dubbi di Gianni Alemanno
Sovraffollamento nelle carceri, soglia record del 134,4% – Notizie.com

Il provvedimento include la realizzazione di 15mila nuovi posti entro il 2027, di cui quasi 1500 solo nel 2025. La spesa prevista è di 758 milioni di euro. Nel Piano anche il trasferimento dal carcere alla comunità per i tossicodipendenti, forme di liberazione anticipata e assunzioni di personale. Inoltre, sarà attivata una task force che appronterà entro ottobre un ulteriore piano per affrontare l’emergenza senza ricorrere a indulto o amnistia.

Alemanno su emergenza carceri: “Aumenta la burocrazia”

Al di là della validità delle misure proposte, – si è chiesto Alemanno – che sembrano aumentare invece che diminuire la burocrazia necessaria, il problema è che tutto questo viene demandato, come prevede la legge, alle decisioni dei magistrati di sorveglianza. Per quale misterioso motivo, questi magistrati dovrebbero improvvisamente fare quel lavoro che fino ad oggi non sono riusciti a svolgere, se non in minima parte?”.

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Come già accennato poi, Antigone ha pubblicato un nuovo rapporto intitolato L’emergenza è adesso. Il dossier è frutto di 86 visite negli istituti penitenziari italiani effettuate negli ultimi 12 mesi dall’Osservatorio dell’associazione. Sono 62 gli istituti in cui il tasso di affollamento è superiore al 150% e ben 8 quelli in cui è superiore al 190%. Si tratta di: Milano San Vittore femminile (236%), Foggia (214%), Milano San Vittore maschile (213%), Lodi (205%), Brescia Canton Monbello (203%), Lucca (200%), Udine (194%) e Roma Regina Coeli (191). Soltanto 31 gli istituti non sovraffollati.

Nel suo videomessaggio – ha concluso Alemanno nella sua lettera alla premier – ha esaltato il principio della certezza della pena. Un principio sacrosanto che sta a cuore anche a noi. Ma che significa avere certezze non solo sul momento e anni da scontare in carcere. Ma anche sulle condizioni di umanità con cui questa detenzione viene svolta. Oggi nelle carceri italiane, grazie al sovraffollamento, c’è solo la certezza che le pene previste si stiano trasformando sempre più in forme di tortura delle persone detenute. In totale spregio a quanto previsto dalla Corte europea dei Diritti dell’uomo”.

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