Milano “congelata” per l’inchiesta Sistema deviato: è il giorno più lungo per gip e indagati. Tancredi: “Ho agito nell’interesse del Comune”

Inchiesta Sistema deviato sull’urbanistica a Milano: è il giorno degli interrogatori per gip e indagati. Avanti il filone parallelo sulle Park Towers, mentre protestano gli operai senza stipendio.

Il primo a comparire davanti al gip è stato Giuseppe Marinoni, che non ha risposto alle domande ma che ha lasciato una memoria. Secondo il suo legale Eugenio Bono, però, in realtà non esisterebbe neppure il “sistema deviato” di cui la Procura della Repubblica di Milano sta chiedendo conto a 74 indagati.

L'ex assessore di Milano Giancarlo Tancredi
Milano “congelata” per l’inchiesta Sistema deviato: è il giorno più lungo per gip e indagati. Tancredi: “Ho agito nell’interesse del Comune” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Nel frattempo, nell’ambito di un altro filone della stessa inchiesta, quello riguardante il Park Towers di Crescenzago, la gup ha rinviato già a giudizio sei persone. In quel caso per i pm si è trattato di una trasformazione urbanistica trasformata da ristrutturazione. E ancora, sempre questa mattina, una quindicina di operai hanno manifestato al settimo piano di un palazzo in ristrutturazione a Milano. Non riceverebbero lo stipendio da sei mesi.

Non è chiaro se la protesta dei lavoratori sia collegata o meno trasversalmente al terremoto urbanistico che sta attraversando il capoluogo lombardo, ma è certamente sintomo di un clima di tensione che rischia di bloccare, chissà per quanto, la città più veloce d’Italia. Un’inchiesta complessa: per gli inquirenti da scoperchiare, per i media da raccontare, per la politica da digerire, per i cittadini da subire.

Il Sistema deviato ipotizzato dai pm: consulenze fittizie e letture distorte

Partiamo allora dalle ultime novità sull’inchiesta. Il sistema deviato ipotizzato dalla Procura è basato su consulenze fittizie, conflitti d’interesse e letture distorte delle regole in campo urbanistico allo scopo di velocizzare le pratiche. Oggi è il giorno in cui i principali indagati, per cui sono state richieste misure cautelari, dovevano comparire davanti al gip Mattia Fiorentini. Il primo è stato, come già accennato, Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio, accusato di corruzione, falso e induzione indebita.

Una figura chiave secondo i pm. L’architetto, presunto procacciatore d’affari, ha depositato una breve memoria sulla mancata sussistenza della esigenze cautelari. “Non c’era alcun sistema come invece delinea la Procura. Non c’è nessun episodio di corruzione“, ha spiegato l’avvocato Bono. “Sono sereno, mi fido della giustizia italiana. Per la Procura avevo un conflitto di interesse? Sarà mio compito dimostrare che non è così”, ha affermato lo stesso Marinoni all’entrata in Tribunale.

Inchiesta urbanistica a Milano
Il Sistema deviato ipotizzato dai pm: consulenze fittizie e letture distorte (ANSA FOTO) – Notizie.com

I pm lo accusano di aver elaborato un piano di governo del territorio ombra favorendo i privati a discapito degli interessi di Milano. Il capoluogo lombardo, secondo la Procura, avrebbe cambiato faccia negli ultimi anni sulla spinta di un saldo sistema corruttivo. Al centro la Commissione Paesaggio del Comune, asservita agli interessi dei privati.

Una lunga giornata per gip e indagati. Sempre oggi si è tenuto l’interrogatorio dell’ex assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi. Quest’ultimo ha risposto a tutte le domande del gip per un’ora e mezza. “Ho sempre agito nell’interesse del Comune“, ha detto l’ormai ex esponente della giunta di Beppe Sala. Tancredi ha affermato di non aver mai voluto favorire intenzionalmente Marinoni, e di non avere inoltre mai lavorato “per i propri interessi“.

Sempre oggi sono stati interrogati l’ex membro della Commissione Paesaggio, Alessandro Scandurra; l’ex assessore alla Rigeneazione Urbana, Giancarlo Tancredi, il manager Federico Pella, che proprio ieri ha lasciato i suoi incarichi nella società J+S; il mattatore dell’edilizia milanese dell’ultimo decennio, Manfredi Catella; l’immobiliarista di Bluestone, Andrea Bezziccheri.

Filone d’inchiesta Park Towers, tutti rinviati a giudizio

Le accuse a vario titolo sono corruzione, falso, abuso edilizio, lottizzazione edilizia, induzione indebita. Incerti i tempi della decisione del gip. La riforma che ha previsto l’introduzione dell’interrogatorio preventivo non impone un termine per la decisione. Parallelamente la giudice per l’udienza preliminare milanese Alessandra Di Fazio ha rinviato a giudizio tutti e sei gli indagati nel filone dell’inchiesta sulla lottizzazione abusiva delle Park Towers a Crescenzago. Si tratta delle due torri di 23 e 16 piani costruite dove sorgevano due fabbricati, ora demoliti, di due piani e un piano.

Tra i rinviati a giudizio c’è anche Andrea Bezziccheri, l’imprenditore immobiliare di Bluestone coinvolto nel filone principale dell’inchiesta sull’urbanistica che sta travolgendo l’amministrazione milanese. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 12 novembre.

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