Maxi-inchiesta Milano, cittadini senza casa. Come si risolve il caos dell’urbanistica? Assoedilizia: “Servono leggi nazionali”.
Cittadini che non possono trasferirsi nelle loro case a causa dei sigilli che la magistratura ha apposto ai cantieri nell’ambito della maxi-inchiesta che ha scosso il settore dell’urbanistica a Milano.
Mentre sono in corso gli interrogatori di garanzia e le indagini faranno andranno avanti, dall’altra parte di questa vicenda ci sono i cittadini, che non possono trasferirsi nelle case che hanno acquistato e aspettano da un anno di sapere quando potranno vedere rispettati i loro diritti.
Hanno messo su un comitato che ha preso il nome Famiglie Sospese: sospese proprio nell’attesa di conoscere il proprio futuro, dopo aver acceso mutui e stipulato contratti d’affitto, molti dei quali in scadenza. “Come sindacato siamo sensibili ai gravi problemi che stanno affrontando le famiglie, che senza alcuna colpa sono incappate in questa situazione”. A parlare con Notizie.com è Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia Milano.
Le normative “sospese” proprio come le Famiglie
La vicenda è più complessa di così, perché “sospese” sono anche le normative che garantiscano certezze. Ed è proprio questo che il sindacato denuncia: “Bisogna portare avanti un’operazione legislativa per colmare le lacune a livello nazionale, che riguardano il governo del territorio”. Insomma: un’azione del Parlamento, che detti le linee guida alle Regioni.
“Ci sono tante leggi che devono essere messe a fuoco per capire e fare in modo che non ci siano più sovrapposizioni normative. Quindi la possibilità di interpretazioni controverse”, spiega Clerici.
Anche Palazzo Marino ha abbandonato il salva-Milano
A complicare la situazione nella città meneghina non c’è solo la maxi-inchiesta. Il disegno di legge salva-Milano, che ha lo scopo di sbloccare i cantieri, dopo aver ottenuto il via libera della Camera dei deputati a novembre 2024, non ha ancora avuto il sì del Senato. Ed è attualmente fermo in commissione Ambiente. Le indagini della magistratura hanno poi spinto Palazzo Marino ad abbandonare il sostegno al provvedimento.
Per questo una soluzione appare sempre più lontana e per Assoedilizia serve un tavolo: “Sederci tutti insieme e trovare un modo per uscire da questa situazione, come ha proposto anche il comitato Famiglie Sospese”.
E nel frattempo, provare a risolvere la situazione complicata con “un’azione di verifica dello stato dell’urbanistica. Ovvero fare un monitoraggio della domanda, dell’offerta e dei mezzi di produzione di quest’ultima, in conformità ai bisogni”. Una ricognizione dunque, è la richiesta di Assoedilizia, che metta d’accordo domanda e offerta e provi anche ad avviare un percorso che potrebbe portare a un abbassamento generale dei prezzi nel mercato immobiliare.
“Siamo accanto ai proprietari”, dichiara ancora Clerici a Notizie.com. “E siamo disponibili per assisterli nelle controversie individuali”.