Separazione delle carriere, doppio Csm e Alta Corte disciplinare: tutte le novità del ddl Nordio spiegate nel dettaglio

Separazione delle carriere, il ddl Nordio riceve l’ok del Senato. Il testo ritorna alla Camera dopo l’estate. Bagarre in Aula dopo il voto. Cosa prevede la riforma.

Partiti di maggioranza e opposizione più divisi che mai nell’Aula del Senato, dove martedì 22 luglio è arrivato l’ok alla separazione delle carriere voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Separazione delle carriere, doppio Csm e Alta Corte disciplinare: tutte le novità del ddl Nordio spiegate nel dettaglio (Ansa Foto) – notizie.com

Il ddl è passato con 106 sì, 61 no e 11 astenuti. Il testo aveva già avuto il primo ok della Camera dei Deputati il 16 gennaio. A seguito del primo via libera di Palazzo Madama, è previsto un secondo passaggio a Montecitorio per una seconda lettura, che avverrà dopo l’estate. Successivamente tornerà al Senato per l’ok definitivo. Il doppio passaggio è d’obbligo perché si tratta di una legge che revisiona la Costituzione.

Il testo, non avendo ottenuto l’approvazione dei due terzi del Parlamento, verrà successivamente sottoposto a un referendum confermativo (senza quorum), che potrebbe tenersi nella tarda primavera del 2026.

Bagarre in Aula dopo l’ok del ddl Nordio

Momenti di tensione in Aula. Il Movimento 5 Stelle ha esposto cartelli chiedendo di smettere di portare avanti la riforma in nome dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I grillini hanno poi denunciato che la separazione delle carriere è piuttosto fatta “in nome di Licio Gelli e Silvio Berlusconi“. Anche i senatori del Partito democratico non si sono risparmiati, mostrando il testo della Costituzione capovolto.

E mentre a Palazzo Madama si sentiva urlare “vergogna”, alla fine è passata la linea della maggioranza. E in particolare d Forza Italia. Oltre al M5s e al Pd, ha votato contro il provvedimento Alleanza Verdi e Sinistra. Italia Viva invece, si è astenuta. Vediamo ora cosa prevede nello specifico la riforma che è stata anche oggetto di scontro tra politica e magistratura negli ultimi mesi.

I senatori del Pd espongono la Costituzione capovolta dopo l'ok al ddl Nordio
Bagarre in Aula dopo l’ok del ddl Nordio (Ansa Foto) – notizie.com

In linea generale il ddl Nordio ha come obiettivo quello di separare le carriere dei magistrati giudicanti e inquirenti. Prevede innanzitutto la nascita di due diversi Consigli superiori della magistratura (Csm), uno per quella inquirente, l’altro per quello giudicante. In secondo luogo, istituisce l’Alta Corte disciplinare per le toghe. Sono otto gli articoli che modificano il Titolo IV della Costituzione.

Separazione delle carriere, norme separate per magistrati requirenti e giudicanti

Nello specifico, l’articolo 2 modifica il primo comma dell’articolo 102 della Carta e precisa che le norme che regolano la funzione giurisdizionale esercitata dai magistrati ordinari, debbano precisare anche le carriere distinte dei giudici requirenti e giudicanti.

L’articolo 3 invece, modifica l’articolo 104 della Costituzione ed è il cuore della riforma. Precisa che la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere ed è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente.

Cosa cambia rispetto ad oggi

Ad oggi, esiste solo una carriera per tutti i magistrati, e come previsto dalla riforma Cartabia del 2022, è possibile fare una passaggio dalla carriera giudicante a quella requirente e viceversa solo una volta entro dieci anni dalla prima assegnazione.

Due Csm per ciascuna carriera: tutte le regole

Un’altra novità è il doppio Csm, cioè la nascita di due organi di autogoverno, uno per ciascuna carriera. Il presidente di entrambi sarà il capo dello Stato, mentre per quanto riguarda la magistratura giudicante, è membro di diritto il primo presidente della Corte di Cassazione e nel caso del Csm requirente, entra di diritto il procuratore generale della Suprema Corte.

La prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano
Due Csm per ciascuna carriera: tutte le regole (Ansa Foto) – notizie.com

Gli altri membri sono scelti a sorte: per un terzo da un elenco di professori e avvocati compilato dal Parlamento in seduta comune. Per gli altri due terzi invece, tra i magistrati giudicanti e requirenti. I vicepresidenti di entrambi i Consigli superiori sono eletti tra i nomi sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento.

I componenti dei Csm restano in carica per quattro anni. La riforma stabilisce inoltre che tra i compiti dei due Consigli ci sono le assegnazioni, le assunzioni, i trasferimenti, le valutazioni di professionalità e i conferimenti di funzioni ai magistrati.

Cos’è l’Alta Corte disciplinare e quali sono i suoi compiti

Un’altra novità del ddl Nordio include anche un’altra novità: l’Alta Corte disciplinare per le toghe. Essa avrà il ruolo di valutare eventuali sanzioni e provvedimenti nei confronti dei magistrati. È composta da 15 giudici: 3 nominati dal presidente della Repubblica, 3 estratti a sorte da un elenco compilato dal Parlamento in seduta comune, 6 estratti a sorte tra i magistrati giudicanti con determinati requisiti. E ancora, 3 estratti a sorte tra i magistrati requirenti con determinati requisiti.

Il presidente dell’Alta Corte è scelto tra i componenti nominati dal Capo dello Stato e quelli sorteggiati dall’elenco del Parlamento. Le sentenze emesse da questo organo potranno essere impugnate sempre dinanzi alla stessa Corte, che giudica in composizione differente rispetto al giudizio di prima istanza.

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