Perché chef Rubio è indagato dall’Antiterrorismo: il caso dei post social sull’attentato a Washington

Gabriele Rubini alias chef Rubio, risulta indagato dall’Antiterrorismo della Questura di Roma. Nelle scorse ore ha subìto una perquisizione domiciliare e gli è stato sequestrato diverso materiale informatico.

Secondo indiscrezioni che stanno infiammando il web in queste ore Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, sarebbe indagato dalla Divisione Antiterrorismo della Questura di Roma. L’ambito è quello di un’indagine della Procura della Repubblica di Roma. Alla base dell’inchiesta alcuni post pubblicati dallo chef su X, da sempre aspramente critico sulle autorità israeliane.

Chef Rubio durante una manifestazione pro Palestina
Perché chef Rubio è indagato dall’Antiterrorismo: il caso dei post social sull’attentato a Washington (ANSA FOTO) – Notizie.com

Gli agenti della Digos si sarebbero quindi recati nell’abitazione del noto chef televisivo, scomparso dalle scene da qualche anno, per perquisire la casa e sequestrare materiale informatico. Il blitz sarebbe avvenuto nella zona dei Castelli Romani della Capitale.

Stando a quanto si apprende Rubio risulterebbe indagato per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Chef Rubio, i post finiti sotto accusa della Procura

Sotto accusa sarebbero finiti in particolari due post che Rubini ha pubblicato sul proprio profilo X il 21 ed il 22 maggio scorso. Nel primo scriveva: “Morte ai diplomatici complici del genocidio in atto da 77 anni. Morte agli invasori e a chi li finanzia, morte al colonialismo, suprematismo, razzismo e odio antimusulmano. Morte quindi al sionismo e alla colonia ebraica. Lunga vita alla Palestina e ai nativi semiti palestinesi”.

Nel secondo post, poco dopo l’attentato a Washington dove hanno perso la vita dei diplomatici israeliani, invece scriveva: “Che differenza c’è tra un impiegato dell’ambasciata della colonia ebraica e un soldato suprematista ebraico che massacra i palestinesi per il loro solo esistere e resistere? Che uno esegue gli omicidi (Eichmann) e l’altro fornisce legittimità e mezzi per farlo impunemente”.

Gabriele Rubini durante una manifestazione pro Palestina
Chef Rubio, i post finiti sotto accusa della Procura (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il caso è quello di Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky, la coppia di fidanzati ed entrambi funzionari dell’Ambasciata israeliana a Washington uccisi a colpi di pistola proprio il 22 maggio. A fornire alcuni dettagli di quanto accaduto a chef Rubio è l’attivista Alberto Fazolo sui social. “Hanno sequestrato tutti i suoi strumenti elettronici e le chiavette usb. – ha riferito Fazolo – Dopo di che lo hanno portato nel Commissariato di Frascati e trattenut. L’obiettivo dell’operazione era di acquisire informazioni sulle sue attività telematiche”.

Gabriele Rubini è noto al pubblico per la trasmissione di Real Time Unti e bisunti. Da diverso tempo porta avanti posizioni pubbliche a favore della causa palestinese. La stessa Digos ha un fascicolo aperto per un’aggressione nei suoi confronti avvenuta nel maggio del 2024, quando è stato colpito davanti casa con pugni, martelli e mattoni.

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