È una delle località più apprezzate del territorio italiano, eppure in essa si trova un lago pericolosissimo per la salute dell’essere umano.
21 agosto 1986, Camerun. Quasi 2000 persone si addormentano serenamente nel cuore della notte, in prossimità del Lago Nyos, che verrà successivamente ribattezzato “lago assassino”. Nessuno di loro aprirà gli occhi il giorno seguente. Morti soffocati. Una strage che spinse la comunità scientifica a investire sullo studio dei laghi vulcanici, i più pericolosi al mondo. La causa del decesso è da attribuire a una densa nube di anidride carbonica (CO2), rilasciata proprio dalle profondità del lago.
I ricercatori, in un primo momento, pensarono che si trattasse di un’improvvisa emissione di gas sulfurei. Anni di studio delle acque del Nyos rivelarono invece che tale emissione derivò da un processo di degassamento graduale e costante, avvenuto lungo l’intera linea vulcanica del Camerun. Questo provocò una ricarica di anidride carbonica. Un ciclo che non è contestualizzato a quell’unico tragico evento, ma che si ripete circa ogni secolo.
È stato così sviluppato dagli esperti un sistema di degassamento artificiale. Sono stati installati una serie di tubi a circa 210 metri di profondità, che collegano le acque con la superficie esterna del lago. In questo modo, l’acqua ricca di gas defluisce in modo spontaneo. Tale strategia di mitigazione del rischio è stata adottata nel 2001 e potenziata nel 2011, anno nel quale l’area circostante è stata ripopolata. Un lago italiano presenta le medesime caratteristiche del “lago assassino”.
Il “lago assassino” italiano: è davvero pericoloso?
A sud-est di Roma, nel complesso dei Castelli Romani – a 300 metri di altitudine – si trova Lago Albano. Il lago craterico più profondo d’Europa. Considerando la sua origine e reduci dalla tragedia del Camerun, gli esperti hanno iniziato a monitorare le sue acque proprio alla fine degli anni ’80, rivelando effettivamente un accumulo di CO2 nei fondali. I fattori che contribuiscono alla ricarica di anidride carbonica sono ben diversi. Per quanto concerne Lago Albano, questa è legata agli sciami sismici.
Mentre Lago Nyos presenta un accumulo di CO2 costante nel tempo, per quanto riguarda Lago Albano il fenomeno si verifica solo in concomitanza degli sciami sismici e dunque si monitora più facilmente. A salvarci la vita, inoltre, è nientedimeno che il clima. L’alternarsi delle temperature – calde in estate e fredde in inverno – porta a un “rimescolamento” degli strati superiori, con graduale rilascio di anidride carbonica durante l’inverno, in quantità che non sono lesive per l’ambiente e soprattutto per l’essere umano.