Allen è con i genitori e sta bene. Eppure un dubbio attanaglia ancora le autorità: il bimbo come ha trascorso da solo nei boschi quelle trentasei interminabili ore? Ed è davvero rimasto solo?
Dopo ore di angoscia, Allen Bernard Ganao, il piccolo di 5 anni che si era perso venerdì pomeriggio nei boschi di Ventimiglia, ha fatto ritorno tra le braccia dei genitori. Un ritrovamento frutto soprattutto dell’incrollabile forza dei soccorritori che ieri sono stati ricevuti dalla premier Giorgia Meloni.
Il bambino, affetto da lieve disturbo dello spettro autistico, è stato dimesso ieri dall’ospedale dopo gli accertamenti. Ed è proprio sulla base dei primi riscontri medici che sta ancora aleggiando il mistero circa la sua sparizione. Le equipe mediche che lo hanno avuto in cura hanno definito le sue condizioni “discrete, non compatibili con trentasei ore senza bere o mangiare”. Allora cos’è accaduto?
Carabinieri e Procura della Repubblica di Imperia vogliono vederci chiaro, senza lasciare nulla al caso. I pm hanno lasciato aperto il fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati il nome del testimone che aveva visto Allen prima che il bimbo sparisse nella boscaglia. L’accusa mossa contro Pierluigi Dellano, che aveva accompagnato fino a un incrocio e poi lo aveva lasciato senza premurarsi che ritrovasse i genitori né informare le forze dell’ordine, è omissione di soccorso.
Scomparsa di Allen, il primario: “Difficile pensare che non si sia totalmente idratato”
Allen Bernard Ganao è poi stato ritrovato la domenica mattina, in un bosco a circa tre chilometri di distanza dal luogo dov’era stato visto l’ultima volta. I volontari lo hanno individuato tra rovi e sterpaglie. A quel punto è stato portato all’ospedale di Imperia. Dopo averlo visitato Diego Minghetti, primario di Pediatria, ha dichiarato: “Dubito che sia rimasto così a lungo senza bere. Difficile pensare che non si sia totalmente idratato e nutrito per tutto questo tempo”.
Le condizioni del bambino lasciavano intendere che potrebbe aver bevuto o mangiato. Al momento, però, nessun adulto è stato formalmente identificato come presente e gli inquirenti tendono ad escludere l’ipotesi di rapimento. Il puzzle, insomma, resta incompleto. Una delle possibili spiegazioni è che le stesse condizioni di Allen, affetto da disturbo dello spettro autistico, possano aver aiutato il piccolo a sopravvivere.
Lo psicologo Roberto Ravera, direttore della struttura complessa di psicologia della Asl 1 Imperiese, aveva tracciato un profilo del piccolo, indirizzando i soccorritori e puntando sulle capacità di resilienza da un lato e dall’altro sul fatto che Allen non sopportava i rumori forti. Cos’è accaduto da quando il bambino è uscito dal camping Por La Mar di Latte, una frazione di Ventimiglia, dov’era in vacanza con i familiari, fino al momento del ritrovamento sarà l’indagine a doverlo chiarire.
Il ritrovamento da parte dei volontari impegnati nelle ricerche è avvenuto a poca distanza dalla residenza del testimone. Qui anche i cani molecolari avevano rilevato tracce del passaggio del bimbo. Come già accennato, ieri Meloni ha accolto i soccorritori. “Un gesto – ha detto la premier – che ha toccato il cuore di tutti noi e che rappresenta, al meglio, il valore di chi sceglie di mettersi al servizio degli altri. Grazie a nome della nazione, che rende merito dei sacrifici che si fanno”.