Tumori, come funziona e a cosa serve l’immunoterapia pre-intervento: la spiegazione di Paolo Ascierto

L’immunoterapia neoadiuvante per il trattamento dei tumori prima dell’intervento chirurgico. Cos’è e come funziona, la spiegazione del luminare Paolo Ascierto. 

Dal melanoma al tumore del polmone a quello al seno, passando per il colon-retto e la vescica: sono sempre di più i tipi di cancro che è possibile curare attraverso l’immunoterapia neoadiuvante.

L'oncologo Paolo Ascierto
Tumori, come funziona e a cosa serve l’immunoterapia pre-intervento: la spiegazione di Paolo Ascierto (Ansa Foto) – notizie.com

Si tratta di un trattamento che avviene prima dell’intervento chirurgico, e secondo il professore Paolo Ascierto mostra evidenze di sempre maggiore efficacia rispetto all’immunoterapia adiuvante. Il famoso oncologo, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma del Pascale di Napoli, ne ha parlato nell’ambito della seconda edizione di I.N.N.O.VA.Te – International Neoadjvant Immunotherapy Across Cancer, un evento a Napoli a cui hanno partecipato molti altri esperti internazionali.

Ma in che modo agisce l’immunoterapia neoadiuvante? Ascierto ci ha spiegato che “intervenendo quando il tumore è ancora in sede, quindi prima dell’intervento, il sistema immunitario reagisce contro il tumore e questa reazione lo renderà più potente dopo la rimozione. Le cellule della memoria saranno molto attive nei confronti della malattia residua”, cioè di eventuali antigeni tumorali che resteranno in circolo.

L’immunoterapia neoadiuvante rende dunque più forte il sistema immunitario, che dopo la rimozione del cancro continuerà a difendersi da esso. “Questo porta a una risposta immunitaria più diversificata, efficace e duratura sia contro il tumore primario che contro le micrometastasi”. 

I vantaggi dell’immunoterapia neoadiuvante

L’immunoterapia adiuvante invece, viene somministrata dopo la rimozione del tumore come spiega Ascierto, “può generare un risposta immunitaria meno robusta”. Tra i vantaggi di questa terapia c’è “la conseguente riduzione del tumore, rendendo operabili masse inizialmente non resecabili, e consentendo interventi chirurgici meno invasivi”. Ciò vuol dire minori sintomi e maggiore possibilità di preservare gli organi coinvolti.

Paziente col cancro
I vantaggi dell’immunoterapia neoadiuvante – notizie.com

Questo metodo si appresta a diventare uno standard di cura, perché è efficace in vari tipi di cancro. “A fare da apripista è il melanoma – aggiunge il luminare in una nota – Per quello al terzo stadio l’immunoterapia neoadiuvante p già lo standard di cura”. E studi clinici hanno mostrato un beneficio notevole in termini di vita: il tumore regredisce se si abbassa il pericolo di recidiva.

Nel caso del tumore al polmone, la combinazione tra chemioterapia neoadiuvante e dell’immunoterapico nivolumab, a già ottenuto il via libera delle agenzia regolatorie. Risultati promettenti stanno arrivando anche dal trattamento dei tumori al colon-retto e al seno. Studi sono in corso sui casi di carcinoma uroteliale (alla vescica).

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