La tragedia di Montalto di Castro, dove un giovane è rimasto sepolto perdendo la vita, ha acceso i riflettori sui pericoli in spiaggia. Ecco come e perché si può morire sotto la sabbia.
Riccardo Boni di 17 anni ha perso la vita dopo aver scavato una profonda buca in spiaggia a Montalto di Castro, nel Lazio. Un dramma che ha portato in molti a chiedersi: com’è possibile morire per un gioco con un elemento apparentemente innocuo come la sabbia?
“Prima di tutto con profonda commozione e dolore, a nome mio personale e di tutta l’Associazione, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia del giovane tragicamente scomparso dopo essere rimasto intrappolato in una buca scavata sulla spiaggia. Di fronte a una simile tragedia, le parole appaiono sempre insufficienti”. A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Guido Ballarin, presidente nazionale di Anab, l’Associazione nazionale assistenti bagnanti.
Con Ballarin abbiamo cercato di comprendere il perché è avvenuta la tragedia in un luogo che dovrebbe rappresentare gioia, gioco e spensieratezza. La morte del 17enne ricorda ancora una volta quanto sia importante la prevenzione e la consapevolezza dei pericoli, anche quelli meno evidenti. “Rinnoviamo l’appello alla prudenza. – ha detto Ballarin – mai lasciare i bambini da soli in spiaggia e non scavare buche profonde, soprattutto oltre i sessanta centimetri. La sabbia, apparentemente innocua, può trasformarsi in una trappola mortale”.
Ballarin in esclusiva per Notizie.com: “Scavare buche può sembrare un gioco innocente”
Una delle cause dell’incidente sembrerebbe essere stata proprio la profondità della buca. Riccardo, dopo aver scavato per oltre un metro e mezzo avrebbe deciso di creare una specie di tunnel magari da unire a una buca che avrebbe scavato successivamente. Ma probabilmente quando ha cominciato a scavare in orizzontale la sabbia ha ceduto travolgendolo mentre si trovava sdraiato, e quindi impossibilitato a rialzarsi.
In più occasioni, sia in Italia sia all’estero, si sono verificati episodi simili. Giovani e bambini rimasti intrappolati o addirittura sepolti dalla sabbia a causa del crollo improvviso di una buca scavata troppo in profondità. “Scavare buche può sembrare un gioco innocente, ma comporta rischi gravissimi. – ha sottolineato il presidente Anab – Questo perché il peso della sabbia può causare cedimenti improvvisi, il tempo di intervento in caso di emergenza è spesso troppo breve. Infine, il caldo può provocare malori se si resta intrappolati o in posizioni scomode”.
Come comportarsi allora e quali comportamenti tenere per rendere le spiagge luoghi più sicuri per ogni famiglia? Ecco i consigli dell’Associazione:
- Non scavare mai buche profonde oltre i 60 centimetri
- Mai lasciare i bambini da soli mentre giocano con la sabbia
- Controllare costantemente l’area attorno, soprattutto nei luoghi affollati
- Alla fine del gioco, ricoprire sempre le buche per evitare pericoli per altri bagnanti o per il personale di salvataggio
“Il nostro obiettivo è quello di prevenire, attraverso l’informazione e la responsabilizzazione di tutti. – ha concluso Guido Ballarin – Anche il gesto più semplice, se fatto con attenzione, può salvare una vita. La sicurezza nasce dal rispetto delle regole“.