L’IA approda in Parlamento: aiuterà i deputati (anche) a scrivere le leggi. Come funzioneranno le tre piattaforme

L’Intelligenza artificiale approda in Parlamento: pronti i tre prototipi che aiuteranno i deputati (anche) a scrivere le leggi.

L’intelligenza artificiale approda in Parlamento. I prototipi di tre modelli di IA sono stati presentati alla Camera dei Deputati e potrebbero rappresentare la chiave di svolta per semplificare gli iter e accompagnare i parlamentari nel loro lavoro.

Aula di Montecitorio dall'alto
L’IA approda in Parlamento: aiuterà i deputati (anche) a scrivere le leggi. Come funzioneranno le tre piattaforme (Ansa Foto) – notizie.com

La vicepresidente dell’Aula di Montecitorio Anna Ascani ci ha scherzato su: “Lo so che c’è qualcuno che vorrebbe un Parlamento gestito da una macchina che sostituisca i politici nelle Aule, ma per fortuna non parliamo di questo”. Di cosa parliamo, allora?

Il progetto è frutto di un percorso lungo tre anni, avviato in collaborazione con gruppi di ricerca universitari. È stato presentato alla Camera da Rosaria Tassinari (FI), Ilaria Cavo (Noi Moderati), Filippo Scerra (M5S) e Stefano Vaccari (PD).

Trattandosi di argomenti delicati come il testo di una legge, che ha ovviamente conseguenze sulla vita dei cittadini e sulla democrazia, la fase di test è stata molto complessa e continuerà ad esserlo. Stiamo parlando infatti, ancora di un progetto e le piattaforme sono ancora dei prototipi. I programmi sono tre e si fondano tutti sui modelli linguistici LLM già esistenti. Eccoli spiegati.

Le tre piattaforme IA in arrivo in Parlamento

  • La prima è Norma, prende le mosse dalla proposta Legislab del Politecnico di Milano e dell’Istituto Einaudi di Economia e Finanza. Come ha spiegato Tassinari, “consentirà di interagire attraverso l’Intelligenza artificiale con l’osservatorio della legislazione della Camera”. Renderà più semplice il reperimento di atti, emendamenti e tutti i dati che vengono usati anche per il Rapporto annuale sulla legislazione. Norma servirà agli uffici della Camera ed aiuterà i parlamentari nella predisposizione dei testi di legge.
Una persona alle prese con l'IA
Le tre piattaforme IA in arrivo in Parlamento – notizie.com
  • Il secondo prototipo si chiama MSE ed è una macchina che scriverà gli emendamenti. Aiuterà i parlamentari a redarre materialmente gli atti e le leggi. Questa piattaforma, se utilizzata nel modo giusto, potrà anche velocizzare gli iter parlamentari verso l’approvazione delle leggi. Nasce da un’idea del Consorzio interuniversitario Alma Human AI (Università di Bologna, LUISS, CNR, Università di Verona e Università di Torino). Come ha spiegato Scerra, “consentirà a deputate e deputati di essere accompagnati con maggiore facilità nella fase di costruzione e preparazione degli emendamenti, accedendo a fonti interne della Camera”. 
  • Il terzo e ultimo prototipo si chiama DepuChat. È una specie di chatbot che servirà a facilitare l’accesso ai cittadini alle attività dai deputati. Come ha spiegato Cavo, nasce dall’idea dell’Università degli Studi di Roma Tre e dell’Università di Firenze ed è l’unico dei tre prototipi indirizzato ai cittadini. “Utilizza IA generativa e un chatbot avanzato, capace di dare risposte rapide sull’attività dei parlamentari”. Il compito di questa piattaforma è far conoscere in modo approfondito i deputati: dai dati anagrafici alle cariche, passando per i loro interventi in Aula e nelle commissioni.
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