Boom dei prezzi in Italia, stangata per le famiglie italiane: rialzo di 445 euro

Arriva una stangata per le famiglie italiane con un’impennata dei prezzi dei beni alimentari, questo porterà a un rialzo fino addirittura a 445 euro. Scopriamo tutto più da vicino.

L’inflazione sta rendendo questo periodo molto complesso per chi ha uno stipendio normale e non riesce ad arrivare a fine mese. Ecco tutto quello che dovreste sapere per affrontare la situazione.

uomo con portafoglio vuoto aperto
Boom dei prezzi in Italia, stangata per le famiglie italiane: rialzo di 445 euro (Notizie.com)

L’ISTAT ha rilevato alcuni aspetti importanti per quanto riguarda i rialzi del mese di giugno, un’impennata che metterà a dura prove diverse fasce di italiani costretti a correre ai ripari. I numeri parlano chiaro e sono quelli dell’emergenza vera e propria un po’ ovunque nel paese.

Nel mese di giugno solo le comunicazioni (-4.1%) e i trasporti (-0.9%) scendono, mentre tutti gli altri settori aumentano. Quello che spaventa di più è sicuramente la voce “prodotti alimentari e bevande analcoliche”, di fatto prodotti primari, che salgono del +3.7% con una spesa di una famiglia media di 234 euro, 299 con un figlio e 338 con due.

Salgono anche bevande alcoliche e tabacchi del 2.2%, abbigliamento e calzature dell’1%, Acqua, abitazioni ed elettricità del 2%, mobili e servizi per la casa dello 0.6% e servizi sanitari dell’1.5%. La situazione diventa davvero complessa con una famiglia con due figli che si troverà a spendere in medio 622 euro l’anno.

Boom dei prezzi in Italia, ecco cosa preoccupa

Il boom dei prezzi in Italia preoccupa il nostro paese, questo perché i prezzi continueranno a salire e l’inflazione ci colpirà ancora più seriamente col passare dei mesi e degli anni. Una situazione a cui il Governo sta cercando di mettere un argine con le varie leggi di bilancio lanciate ogni anno.

carrello della spesa pieno
Boom dei prezzi in Italia, ecco cosa preoccupa (Notizie.com)

La preoccupazione è legata soprattutto al fatto che gli aumenti arrivano soprattutto in settori legati ai prodotti di prima necessità come acqua e cibo. Questo ovviamente perché di molte altre cose si può fare a meno, ma di questo proprio no.

Da tempo è l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori a denunciare il preoccupante taglio di molte famiglie al consumo di carne e pesce, un -16.9% che porta a scendere anche di qualità e accontentarsi di cose che possono non essere del tutto salutari.

Cresce l’acquisto di prodotti prossimi alla scadenza, con un +51% che però non è necessariamente una brutta notizia ma anche motivo per giustificare il fatto che si va verso un mondo più solidale e che affronta con differente attenzione i consumi.

Le proposte oggi per uscire da questa crisi sono sicuramente legate all’ipotesi, soprattutto, di un taglio all’Iva sui generi di largo consumo che permetterebbe a molti nuove possibilità.

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