Il caldo estremo di questi giorni potrebbe essere solo l’inizio: nei prossimi anni le temperature sono destinate a salire ancora.
In due secoli la concentrazione l’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera è raddoppiata. E il clima sta inesorabilmente cambiando al punto forse, da dire che è tardi tornare indietro. E non si tratta più di una teoria: gli esperti mondiali concordano sul fatto che le temperature continueranno a salire di anno in anno e il processo si può certamente arrestare, ma la nostra generazione non potrà godere di eventuali cambiamenti positivi.
Attraverso un’indagine climatica è possibile risalire fino a due milioni di anni fa, studiando sopratutto i carotaggi dei ghiacciai. “Facendo un’analisi delle bollicine che sono rimaste chiuse nel ghiaccio, si può risalire alla composizione dell’atmosfera, quando esse erano intrappolate”. A parlare con Notizie.com è Mattia Gussoni, meteorologo de IlMeteo.it, che spiega che aggiunge: “Sulla base di questo sappiamo che la percentuale di CO2 nel corso dei millenni non è mai stata così alta come in questi anni”.
Parlando con i numeri: “Oggi siamo a 420 parti per milione. A metà Ottocento, cioè prima della crisi industriale, era di circa 280 parti per milione”. Raddoppiata. Si può tornare indietro? “Impossibile in termini di vita umana, assistere a una drastica riduzione della CO2. Dovremmo tornare a due secoli fa”.
Gussoni (IlMeteo.it) a Notizie.com: “Bisognava agire 30 anni fa. Ora si può contenere l’aumento di CO2”
Il processo è lunghissimo, può durare milioni di anni e avviene naturalmente, attraverso le piante. Quindi: che fare ora? “Bisognava agire trent’anni fa, probabilmente abbiamo superato il punto di non ritorno, il processo sembra inarrestabile. – continua Gussoni – Parliamo di mitigazione quando si vuole in qualche modo contenere le emissioni, causa dell’aumento delle temperature. Però abbiamo visto che negli ultimi anni non si è fatto nulla a livello globale. Gli accordi internazionali poi, non vengono rispettati da Russia, Cina e Stati Uniti.
L’unica opzione è “contenere quantomeno il continuo aumento della CO2“. E magari, aspettare: “Forse tra qualche anno con l’innovazione tecnologica riusciremo a catturare l’anidride carbonica”.
Il caldo estremo degli ultimi giorni che ha stremato la Spagna con centinaia di morti, causato l’incremento degli incendi sull’isola di Creta, spaccato l’Italia tra piogge fortissime al Nord e temperature fuori norma al Sud. E nonostante le temperature siano aumentate anche in Nord Europa, c’è chi continua ancora a negare che il clima stia cambiando. “I negazionisti ormai li troviamo solo sui social media”, commenta Gussoni ai nostri microfoni. “Nonostante tutte le teorie strampalate, la questione è conclamata”.
Ed è vero che nella storia della Terra il clima è già cambiato altre volte, ma stavolta il motivo non è scatenato dalla natura, bensì dagli esseri umani: “Sappiamo benissimo da cosa è stato scatenato“, sottolinea Gussoni. Dall’aumento di Co2 in atmosfera, “derivante dalla combustione dei fossili. Abbiamo liberato in atmosfera l’anidride carbonica che era intrappolata nei grandi bacini, aumentandone la concentrazione in atmosfera”.
La tropicalizzazione del clima
Quello a cui stiamo assistendo nel nostro Paese è il passaggio da un clima mediterraneo a quello tropicale: “Stiamo sperimentando un aumento senza precedenti delle temperature rispetto al passato. Nemmeno la notte scendono sotto i 20 gradi. Il bacino mediterraneo sta affrontando un vero e proprio processo di tropicalizzazione”.
Da uno studio che IlMeteo.it ha condotto con il Corriere della Sera è emerso che “le temperature continueranno a crescere. Ogni anni diciamo che è il più caldo di sempre, e continueremo a dirlo. Il trend è in continuo aumento”. Il mese di giugno è stato il più caldo dal 2003, e per com’è cominciato, anche luglio non sarà da meno.