Chi è Paolo Bellini, all’ergastolo definitivo per la Strage di Bologna

Paolo Bellini è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per la Strage di Bologna: tutta la sua vita, dal Movimento Sociale Italiano all’arresto. 

La Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, accusato di concorso nella Strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980, che causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200.

Paolo Bellini in Aula
Chi è Paolo Bellini, all’ergastolo definitivo per la Strage di Bologna (Ansa Foto) – notizie.com

I giudici della sesta sezione della Suprema Corte hanno anche ribadito la condanna a 6 anni nei confronti dell’ex capitano dei carabinieri Giorgio Segatel per depistaggio. E quella a 4 anni nei confronti di Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero.

La Cassazione ha rigettato i motivi dei ricorsi presentati dai legali di Paolo Bellini e gli altri imputati, emettendo così la seconda sentenza in un anno sulla Strage di Bologna. Il 15 gennaio scorso infatti, i giudici hanno confermato la condanna all’ergastolo dell’ex Nar Gilberto Cavallini, anche lui accusato di concorso nell’attacco.

Paolo Bellini, il padre, l’MSI, Avanguardia Nazionale e gli omicidi

Paolo Bellini oggi ha 72 anni, è nato il 22 giugno del 1953 a Reggio Emilia. Suo padre era Aldo Bellini, ufficiale della Brigata paradadutisti Folgore e nostalgico del ventennio fascista.

Fin da giovane, Bellini è entrato a far parte del Movimento Sociale Italiano, dal quale è stato radiato dopo la condanna per favoreggiamento nel processo per la Strage di Bologna. La motivazione è stata proprio la sua condotta, ritenuta incompatibile con i valori del partito.

Paolo Bellini si è avvicinato ad Avanguardia Nazionale nel 1975, e si è reso responsabile dell’omicidio del militante di Lotta Continua Alceste Campanile, per il quale è stato riconosciuto colpevole nel 2009, ma è stato prosciolto per prescrizione.

Proprio lui ha raccontato di avergli dato un passaggio ed avergli sparato in auto, definendo questo gesto come “il più stupido della mia vita” nel 2021.

Nel 1976 “per ragioni di onore” ha sparato alla schiena e ai testicoli di Paolo Relucenti, commerciante d’auto romano che era fidanzato con la sorella. Bellini ha anche fatto parte della banda del grana, chiamata così perché rubavano il noto formaggio.

Foto storica della Strage di Bologna
Paolo Bellini, il padre, l’MSI, Avanguardia Nazionale e gli omicidi (Ansa Foto) – notizie.com

Nella seconda metà degli anni Settanta è stato latitante in Brasile sotto il falso nome di Roberto Da Silva. Ha potuto girare il mondo perché “protetto dai Servizi deviati”. 

Paolo Bellini ha avuto rapporti con Cosa Nostra, ed rimasto stato coinvolto in molti misteri italiani. Tra questi, oltre alla Strage di Bologna, quella di Capaci e la trattativa Stato-mafia.

Le rivelazioni dell’ex moglie di Paolo Bellini

Per quanto riguarda l’evento del 2 agosto del 1980, si è sempre dichiarato innocente, negando di essere stato presente in città quella mattina. In un primo momento ha anche fornito un alibi familiare che nel 1992 ha portato ad escluderlo dall’evento. Ma poi nel 2019 l’ex moglie Maurizia Bonini ha riconosciuto il suo volto in un video amatoriale girato alla stazione di Bologna quel giorno, poco prima della Strage.

Così giudici hanno ritenuto falso l’alibi che aveva fornito e lo hanno processato. Secondo la ricostruzione, Bellini avrebbe trasportato parte dell’esplosivo, oppure fornito il supporto logistico e materiale alla banda di criminali. La Corte d’Assise del capoluogo emiliano lo ha condannato all’ergastolo in primo grado per concorso in strage. La pena è stata confermata all’Appello e il primo luglio del 2025 la Cassazione ha reso definitiva la condanna.

Paolo Bellini viene considerato il quinto uomo della Strage di Bologna dopo gli altri già condannati: Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini.

Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980
Le rivelazioni dell’ex moglie di Paolo Bellini (Ansa Foto) – notizie.com

Un passo importante per la piena realizzazione di quel diritto alla verità che spetta non solo alle vittima e alle loro famiglie, ma a tutto il popolo italiano, su un fatto che ha rappresentato il più grave atto terroristico della storia della Repubblica italiana”. Sono le parole di Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione.

Il pg ha spiegato che nel processo “è stato importantissimo l’impegno di ricerca della verità da parte dei familiari delle vittime, che hanno avuto la capacità di trasformare il dolore in coraggio e speranza. Un grande esempio per la nostra comunità nazionale, che fa parte dell’identità collettiva del nostro popolo”.

I familiari delle vittime della Strage di Bologna, attraverso il loro avvocato Andrea Speranzoni, si sono detti soddisfatti della decisione dei supremi giudici. “La sentenza di oggi rappresenta un punto finale di un percorso giudiziario complesso, durato anni. Arriviamo a queste condanne dopo tre gradi di giudizio, è un momento di verità e giustizia per i familiari delle vittime, per la comunità e per tutte le istituzioni”. 

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