Quando sui media si legge o si ascolta la parola Donbas, la si collega subito a uno dei fronti più caldi della guerra tra Russia e Ucraina. Stavolta, però, la storia è quella di un dolce da forno, il rotolo ai semi di papavero del Donbas.
Per la precisione, è la storia di Hanna Honcharenko e del suo panificio, nato dopo le rivolte separatiste del 2014 e sopravvissuto all’invasione russa del 2022. A darne notizia è stata in queste ore l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, che ha sostenuto Hanna nel realizzare il suo sogno.
Honcharenko prima del 2014 viveva a Horlivka, nella provincia ucraina di Donetsk, con il marito Dmytro e quattro figli. Hannah lavorava come medico in una miniera. Quando sono scoppiati i combattimenti a Donetsk, la sua famiglia ha dovuto abbandonare tutto e trasferirsi nella vicina Toretsk, che è rimasta sotto il controllo ucraino.
“I primi mesi mi sentivo completamente persa. – ha raccontato Hanna – Poi mi sono imbattuta in un annuncio per un corso di imprenditorialità. Chiedeva: ‘Cosa sai fare meglio?’ E ho pensato subito: le crêpes! Le preparavo sempre per la mia famiglia”. La donna ha acquistato quindi una crêpière, una macchina per il caffè ed ha affittato un piccolo spazio.
Nel 2019 ha ricevuto un finanziamento dall’Oim che le ha permesso di acquistare un grande forno. Ha sfornato pane in due città, è sopravvissuto ai bombardamenti, è stato riparato e trasferito. “Quando è iniziata la guerra su vasta scala, tutto ciò a cui riuscivo a pensare era come tirar fuori il forno. – ha ricordato Hannah – Non soldi, non documenti: il forno. Senza di esso, non avrei potuto ricominciare da capo”.
Nel 2022, Hanna e la sua famiglia sono stati costretti a trasferirsi di nuovo, questa volta a Dnipro. Qualche settimana dopo, il panificio ha riaperto. Oggi Hanna ha due panetterie, e una è gestita a uno dei figli. Nel 2023, l’Oim le ha fornito ulteriore supporto per l’acquisto di nuove attrezzaturee. L’assistenza ha permesso alla famiglia di espandere l’attività e creare maggiori opportunità di lavoro per altri sfollati.
Il menu comprende più di 20 tipi di pane, biscotti, croissant, frutta secca, girelle alla cannella e il suo best-seller: il rotolo ai semi di papavero del Donbas. Il rotolo è un dolce molto popolare in diverse aree dell’Europa dell’Est, ma quello di Hannah ha il triplo dei semi di papavero rispetto agli altri. “Abbiamo sempre la fila fuori per acquistarlo”, ha spiegato Hannah.
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La maggior parte del personale è sfollata all’interno del paese. Tra loro c’è Svitlana, originaria di Mariupol, città sul Mar d’Azov ora sotto il controllo russo. È entrata a far parte del panificio nel 2022. Hanna ha ammesso di avere ancora paura, soprattutto perché gli attacchi alle città ucraine continuano a influenzare la vita quotidiana e l’affluenza dei clienti. Solo la scorsa notte la Russia ha scagliato contro l’Ucraina 537 tra droni e missili.
L’Oim ha fatto sapere che la storia di Hannah è solo una delle tante da raccontare. Dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala nel 2022, l’organizzazione ha supportato oltre 1.800 micro e piccole imprese ucraine. Il sostegno dell’Oim all’attività di Hanna è stato reso possibile grazie al finanziamento del governo tedesco attraverso la banca di sviluppo Kfw. “Quando di notte c’è rumore, al mattino è silenzio – ha spiegato la donna – Ma noi apriamo comunque. Qualcuno deve pur far andare avanti la vita”.