A Gaza si sta esaurendo anche l’acqua potabile nel caldo torrido: “Aperto ancora il fuoco contro chi cerca aiuto”

Il sistema idrico è al collasso e l’acqua potabile è quasi esaurita. L’ingresso di cibo, medicine e carburante non è permesso. Uccisioni sistematiche avvengono durante la distribuzione di viveri.

È l’inferno della Striscia di Gaza da dove nelle ultime ore numerose organizzazioni umanitarie hanno lanciato gli ennesimi allarmi. Israele continua a tenere in una morsa il territorio controllato da Hamas, il gruppo palestinese con cui è in guerra dal 7 ottobre 2023.

Palestinesi a Gaza cercano aiuti
A Gaza si sta esaurendo anche l’acqua potabile nel caldo torrido: “Aperto ancora il fuoco contro chi cerca aiuto” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sarebbero almeno 34 i palestinesi uccisi ieri in due attacchi israeliani mentre erano in attesa di aiuti nella zona centrale di Gaza. L’Idf avrebbe aperto il fuoco sui richiedenti aiuti nei pressi dell’asse Netzarim. Le azioni di Terl Aviv indicherebbero una violazione delle disposizioni in materia di diritti umani contenute nell’accordo di associazione con l’Unione europea. Bisogna ricordare che sul premier Benjamin Netanyahu pende già un mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi).

ActionAid ha denunciato che Il prezzo dell’acqua potabile è alle stelle. E il blocco del carburante sta portando al completo collasso del sistema idrico di Gaza, in un momento in cui il caldo si fa estremo. L’esercito israeliano continua a colpire gli impianti idrici e le infrastrutture chiave sono state danneggiate o completamente distrutte. Le autorità israeliane hanno tagliato l’elettricità a Gaza. La carenza di acqua sta avendo conseguenze disumane. Molte famiglie che cercano di attingere dai pozzi agricoli non sicuri o dalle acque sotterranee contaminate.

Storck (Msf): “Qui manca tutto, anche il cibo per i pazienti”

Qui manca tutto: forniture mediche essenziali come garze, farmaci e anche il cibo per i pazienti. Manca persino il cibo terapeutico per le persone malnutrite, in particolare per i bambini”, ha spiegato Katja Storck, responsabile delle attività infermieristiche di Medici senza frontiere (Msf) a Khan Younis.

La popolazione palestinese vive nel costante rischio di perdere l’accesso anche all’assistenza sanitaria di base e all’acqua potabile a causa delle autorità israeliane, che limitano deliberatamente l’ingresso di forniture mediche e carburante.

La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa a Gaza
Storck (Msf): “Qui manca tutto, anche il cibo per i pazienti” (CROCE ROSSA FOTO) – Notizie.com

I neonati nelle unità di terapia intensiva neonatale spesso sono troppo piccoli per respirare autonomamente: hanno bisogno di ventilatori e ossigeno per sopravvivere. – ha raccontato Amy Low, responsabile medico di Msf a Gaza City – Ma di recente, la carenza di carburante ha causato ripetute interruzioni di corrente all’ospedale Al-Helou, nel nord di Gaza, spegnendo ventilatori e ossigeno e mettendo in serio rischio la vita dei bambini”.

Secondo la Croce Rossa, ogni volta che avviene la distribuzione del cibo da parte delle organizzazioni create per consegnare gli aiuti, non vengono rispettate le norme del Diritto internazionale umanitario e molte persone vengono uccise.

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