Garlasco, il mistero della spazzatura nell’incidente probatorio: a caccia di impronte su vasetti e cereali. Cosa è emerso

Tutto in buone condizioni. Dunque, si è potuto procedere con rilievi e nuove analisi dei reperti ritrovati nella villetta di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007.

È quanto emerge nel secondo giorno dedicato all’incidente probatorio nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. Avvocati, pm, consulenti e periti si sono ritrovati in Questura a Milano dove martedì scorso hanno avuto inizio i rilievi.

Chiara Poggi e sullo sfondo i reperti nella spazzatura
Garlasco, il mistero della spazzatura nell’incidente probatorio: a caccia di impronte su vasetti e cereali. Cosa è emerso (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

Le operazioni, disposte dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli, hanno interessato anche diciassette dei trentaquattro fogli di acetato su cui sono state raccolte impronte che non sono ancora stati utilizzati. La giornata di oggi è stata dedicata però soprattutto all’analisi dei materiali trovati nella spazzatura.

Erano in buone condizioni, tanto che si è provveduto alla tamponatura”, ha spiegato Luciano Garofano, l’ex comandante dei Ris oggi consulente di Andrea Sempio. Quest’ultimo è al momento l’unico indagato nella nuova inchiesta della Procura della Repubblica di Pavia. Gli oggetti sui quali si sta concentrando l’attenzione degli esperti sono un piattino di carta, due vaschette vuote di Fruttolo e la plastica della confezione, un contenitore vuoto di EstaThé con cannuccia, una scatola vuota di biscotti e un sacchetto contenente dei cereali.

Delitto di Chiara Poggi, la spazzatura prelevata dopo otto mesi

Sul caso della spazzatura erano stati espressi dubbi discordanti tra le parti. Il materiale sarebbe rimasto nella casa dei Poggi per otto mesi e sarebbe stato poi “imbustato” appena prima che l’abitazione venisse dissequestrata. A livello giuridico la difesa di Sempio si era inizialmente opposta ai rilievi in quanto non era nota l’esistenza di un provvedimento di sequestro riguardante ciò che era stato trovato nella spazzatura di casa nel dettaglio.

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Dovevamo partire con l’analisi della spazzaturaha spiegato Giada Boccellari, legale di Alberto Stasi, fidanzato della vittima e già condannato a sedici anni di carcere – ma si sono opposti perché non risultava agli atti il verbale di sequestro. Alla fine sono riuscita a recuperarlo, ne ho dato lettura e poi li ho prodotti. Quindi non vedo dove stia il problema, quella roba era sequestrata“.

La Questura di Milano, dove si tiene l'incidente probatorio per il delitto di Garlasco
Delitto di Chiara Poggi, la spazzatura prelevata dopo otto mesi (ANSA FOTO) – Notizie.com

Gli esperti sono al lavoro dunque sul contenuto del bidoncino posto in cucina. L’ipotesi di inquirenti ed investigatori è che Chiara Poggi possa aver fatto colazione con il suo assassino. Forse con addirittura più persone. Un’ipotesi che si discosta dalla tesi iniziale, secondo la quale la 26enne avrebbe sì aperto la porta a qualcuno che conosceva, ma sarebbe stata aggredita subito. I dubbi, però, restano. Perché quel materiale non è stato analizzato all’epoca dei fatti?

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In un sopralluogo – ha spiegato l’ex generale del Ris Garofano – si valuta con logica anche i reperti che possono avere un senso. Erano reperti insanguinati, erano Fruttolo insanguinati, erano nel lavandino, c’era del sangue? Altrimenti, ripeto, qualsiasi indagine dovrebbe obbligare a portare a casa, cioè nei laboratori, migliaia di reperti inutili. Oggi, sulla base di un’indagine che vede per la prima volta l’ipotesi del concorso, che era stata esclusa dalla precedente indagine, e il fatto che sia indagato Andrea Sempio, è giusto verificare anche questo tipo di reperti”.

Nuova inchiesta di Garlasco, dove sono le impronte insanguinate

Si tratta, comunque, di reperti che hanno ben diciotto anni, come ha ricordato anche Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi. Tizzoni ha confermato che si sta procedendo con serietà ed ha definito “ammirevole” il lavoro della polizia scientifica. “Tutto quello che avviene in contraddittorio per noi va bene. Tutto quello che avviene davanti a un perito terzo per noi va bene“, ha chiarito.

Stando alle ultime indiscrezioni, comunque, al momento su nessuno degli oggetti trovati nella spazzatura della villetta Poggi sono state trovate impronte. Sugli stessi reperti verranno svolti ulteriori approfondimenti sul fronte delle impronte e sulla ricerca di dna utili alle indagini. Mancano inoltre ancora quattro fogli di acetato contenenti le impronte da analizzare, ma dai trenta esaminati finora è emerso che tutte le impronte sono negative al sangue.

Da questa spazzatura non emergerà niente. – ha dichiarato l’avvocato Angela Taccia, legale di Sempio – L’unica cosa che oggi mi premeva fare era una questione giuridica procedurale da capire e da risolvere. Le eccezioni che riguardavano, a mio parere, delle questioni preliminari all’accertamento tecnico, quindi questioni giuridiche e procedurali preliminari all’accertamento tecnico relativo alla spazzatura per un problema codicistico relativamente alla formalità del sequestro”.

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