Fermato e accusato di aver ucciso una bimba di pochi mesi, forse sua figlia, all’udienza di convalida in Grecia avrebbe esclamato: “Italiani mafiosi!”.
Sono proprio le autorità italiane ad aver stretto il cerchio attorno a Francis Kaufmann, statunitense di 46 anni, dopo aver rinvenuto a Roma, a Villa Pamphili, i corpi di madre e figlia lo scorso 7 giugno ad una manciata di metri di distanza.
L’uomo si trova attualmente in carcere in Grecia, dopo essere stato bloccato in una strada, nella zona di Koukounaries, sull’isola greca di Skiathos il 13 giugno scorso. L’Italia ne ha chiesto l’estradizione, che il presunto assassino ha rifiutato, per cui dovranno essere le autorità greche a decidere in merito. Nel frattempo inquirenti ed investigatori stanno ricostruendo tassello dopo tassello l’intero caso di quello che ormai conosciuto come il giallo di Villa Pamphili.
Il californiano Kaufmann, arrestato più volte negli Usa per violenza domestica, utilizzava un passaporto che recava il nome di Rexal Ford, assumendo così la falsa identità di regista e produttore cinematografico. Ma non solo, poiché in Italia avrebbe utilizzato anche un secondo alias: Matteo Capozzi. Era in possesso di tre carte di credito sulle quali confluivano diverse migliaia di euro da parte dei genitori. Avrebbe vissuto in vari Paesi tra cui Russia, Nuova Zelanda e Islanda, prima di stabilirsi a Malta.
Villa Pamphili, da ricostruire la storia di Stella e di Andromeda
Qui avrebbe conosciuto la donna da cui avrebbe avuto la bambina. Le autorità attualmente si trovano proprio a Malta per continuare a ricostruire l’intera storia. La donna, che si faceva chiamare Stella, potrebbe essere una cittadina ucraina russofona in fuga dalla guerra, arrivata a Malta nel 2023. La bimba trovata morta strangolata a Villa Pamphili, invece, potrebbe chiamarsi Andromeda. Si cercano ancora elementi precisi per la loro identificazione, e le vere cause del decesso di Stella, che restano avvolte nel mistero.
Stando alle ultime indiscrezioni la donna avrebbe partorito in uno studio medico privato e mai registrato all’anagrafe di Malta. Questo perché la donna era clandestina e non avrebbe potuto mai iscriverla sui registri delle nascite. Comunque sia la coppia avrebbe vissuto tra il 2023 ed il 2024 nella località di Marsascala, a Malta. Si tratta di una periferia dove vivono centinaia di immigrati, popolata da persone di origine nord africana e dell’est Europa.
“Per un periodo ho visto lui uscire e girare per Marsascala sempre da solo. Poi dopo due o tre mesi è spuntata la donna. – ha raccontato una residente – Credo che la coppia si sia conosciuta qui a Malta, e che lei già vivesse sull’isola. Qui ci sono anche immigrati clandestini, dell’est Europa ma anche di altre parti del mondo. Non posso escludere che si tratti proprio di una persona che non era in regola con l’ufficio Immigrazione”.
PER APPROFONDIRE: Rexal Ford è Francis Kaufmann, il mistero di Villa Pamphili è un giallo internazionale: “La donna uccisa era un hacker russo formidabile”
Gli investigatori stanno anche cercando l’abitazione dove i tre avrebbero vissuto poi a Roma, forse nella zona di Monteverde o Gregorio VII. Kaufmann aveva contattato un’agenzia immobiliare ad aprile per affittare un appartamento. Dunque con ogni probabilità i tre non avrebbero vissuto per strada in Italia. Il giallo continua e l’indagine della Procura della Repubblica di Roma, a cui stanno partecipando anche Fbi, Interpol e polizia maltese, è quantomai complicata.
Ci sono da chiarire una volta per tutte chi sono mamma e figlia, le loro vicissitudini in giro per l’Europa, e perché la loro vita è finita in circostanze tanto terribili in un parco pubblico di Roma.