Tredici bambini su mille subiscono violenze o gravi trascuratezze, contro i nove di appena cinque anni fa. Un dato in vertiginoso aumento.
È quanto emerso da un’indagine illustrata in queste ore promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in collaborazione con Terre des Hommes e Cismai. Si tratta del terzo report nazionale sul maltrattamento di bambini e adolescenti in Italia.
Stando ai dati del dossier, in Italia 113.892 minorenni risultano vittime di maltrattamenti su un totale di 374.310 presi in carico dai servizi sociali, pari al 30,4%. Nel 2018 la percentuale si attestava al 19,3%. Una vera e propria emergenza nazionale, che coinvolge l’intero tessuto sociale, e che affonda le radici nella fragilità crescente del nucleo familiare: l’87% dei maltrattamenti, infatti, avviene tra le mura domestiche.
La violenza assistita, cioè il fatto che un bambino sia testimone di violenze tra i genitori o verso altri familiari, rappresenta da sola il 34% dei casi, mentre il neglect (trascuratezza) in ambito educativo, emozionale e fisico si attesta al 37%, rendendolo la forma più frequente di abuso. Seguono la violenza psicologica (12%), il maltrattamento fisico (11%), la patologia delle cure (4%) e l’abuso sessuale (2%).
Pesavento (Cnddu): “Subito un piano di formazione permanente”
Sul report è intervenuto in queste ore Romano Pesavento, presidente del Coordinamento nazionale docenti della disciplina diritti umani, che ha lanciato un appello urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito, affinché la scuola italiana venga riconosciuta e strutturata come presidio attivo nella prevenzione e nella segnalazione del disagio infantile. “È necessario – ha sottolineato Pesavento – un piano nazionale di formazione permanente per docenti ed educatori, che li renda capaci di individuare i segnali precoci”.
Altro dato inquietante sta nel fatto che il 52% delle segnalazioni proviene dall’Autorità giudiziaria, con le scuole ferme al 14%, le famiglie al 12%, e i servizi sanitari quasi inesistenti (4%). Medici di base e pediatri, potenziali sentinelle preziosissime, non superano l’1%.
Il Cnddu ha lanciato la campagna nazionale “Ti vedo. Ti credo”. Si tratta di una mobilitazione educativa e sociale, da promuovere in tutte le scuole italiane, con l’obiettivo, tra le altre cose, di dare voce alle vittime silenziose di maltrattamento.
Il maltrattamento non è una piaga marginale. Colpisce bambini e bambine in ogni parte del Paese, con particolare incidenza nel Sud, dove si registra un raddoppio dei casi (da 5 a 10 su 1.000). E colpisce senza distinzione di genere, anche se con differenze nelle modalità: i maschi sono più frequentemente vittime di neglect educativo, violenza assistita e patologie delle cure, le femmine risultano maggiormente esposte ad abuso sessuale (77%) e violenza psicologica (53%).