Una risposta quasi immediata, precisa e distruttiva. A meno di ventiquattr’ore dai raid di Israele sui siti nucleari, l’Iran ha contrattaccato Tel Aviv. Un’escalation che porta ad una nuova guerra in Medio Oriente.
Cittadini nei rifugi, ed esplosioni udite anche a Tel Aviv e Gerusalemme. L’Iran ha attaccato Israele con missili e droni. È quella che è stata definita la missione True promise III. Ondate di razzi balistici che sono andate avanti per diverse ore dalle prime ore del giorno fino all’alba. Utilizzati per i lanci anche i sottomarini.
Il bilancio al momento è di una donna morta ed oltre 60 feriti. La situazione è ai massimi livelli di tensione. Da più parti si sta cercando di bloccare un’escalation che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per entrambe le parti. Lo spartiacque, mentre continuano a cadere i missili, potrebbe essere l’appuntamento in Oman tra Stati Uniti e Iran. L’obiettivo è andare avanti con i negoziati sulla proliferazione del nucleare in Iran.
Tel Aviv ha giustificato all’Onu il primo attacco parlando di questioni di sicurezza. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato il popolo iraniano a opporsi a quello che viene considerato il regime malvagio di Teheran chiedendo un aiuto per spianare la strada e concedere la libertà alla popolazione. L’Iran, dal canto suo, ha minacciato chiunque si intrometta.
Il conflitto in Medio Oriente va avanti
Il conflitto in Medio Oriente va avanti ormai da oltre 600 giorni e vede fronteggiarsi Israele e Hamas, andando a coinvolgere ora anche l’Iran oltre a Libano, Siria e Yemen. La Repubblica Islamica continua a colpire Israele con quattro missili lanciati in queste ore e la promessa di mandarne altri duemila all’attacco come annunciato dai pasdaran.
Da quando è iniziata la guerra l’aeronautica israeliana si è spinta oltre 1500 km dal confine. Dall’Iran intanto arriva una minaccia di nuovi attacchi a Israele ma anche alle basi di ogni paese che cercherà di difenderlo. La sensazione generalizzata è che la situazione stia davvero per precipitare.
Facciamo un passo indietro. Nelle ultime ore gli scontri tra Iran e Israele si sono intensificati. Alle 3 di notte di venerdì l’areonautica israeliana ha iniziato a colpire l’Iran andando a mettere nel mirino siti militari e nucleari e provocando la morte di 78 persone ai quali vanno aggiunti 320 feriti.
La risposta dell’Iran è stata immediata. Gli ayatollah hanno disposto il lancio di tre ondate di missili balistici. Questi hanno colpito soprattutto le città di Gerusalemme e Tel Aviv creando allarme generalizzato e portando alla morte di una donna con oltre 60 feriti.
Intanto Giorgia Meloni ha chiamato Netanyahu specificando il no all’atomica all’Iran, ma di tornare ai negoziati con gli Usa. C’è dunque preoccupazione anche in Italia per questa guerra.
