Chirurgia estetica, come scegliere l’ambulatorio e il medico giusto: i consigli dei massimi esperti

La “giungla” degli ambulatori della chirurgia estetica in Italia: ecco come scegliere il medico giusto e affidabile. I consigli di Maurizio Ressa, presidente SICPRE. 

Ambulatori privi di autorizzazione, pubblicità sui social di trattamenti estetici a prezzi stracciati, che molte volte possono mettere gravemente a rischio la vita di chi si rivolge a sedicenti esperti per sentirsi meglio con se stessi. E alla fine, il sogno della bellezza viene infranto da un risultato che non rispecchia le aspettative, o addirittura dalla morte.

Paziente e medico
Chirurgia estetica, come scegliere l’ambulatorio e il medico giusto: i consigli dei massimi esperti – notizie.com

Il caso di Ana Sergia Alcivar Chenche, deceduta dopo una liposizione svolta in un appartamento adibito a studio medico, è solo l’ultimo. Prima di lei contiamo altre vittime della medicina estetica low cost, e tutte hanno in comune elementi di superficialità, illegalità, mancanza di permessi. Qui un nostro approfondimento sul tema.

Ana Sergia potrebbe essere stata uccisa da un’embolia polmonare o da una complicazione cardiaca. Sulla vicenda indaga la Procura di Roma e da quanto emerso finora, nello studio non c’era un defibrillatore, né una cartella clinica della donna o di altri precedenti pazienti. Per la morte della donna sono indagati il dottore Jose Lizarraga Picciotti, un anestesista e un infermiere.

I Nas sequestrano 14 ambulatori abusivi

Tutti i giorni in Italia centinaia di persone rischiano la vita per le stesse ragioni di Ana Sergia. E a dimostrarlo sono i numeri di un controllo dei carabinieri dei Nas, effettuato in collaborazione con il Ministero della Salute: su 1.160 strutture, 132 non erano conformi. 104 titolari e operatori sono stati denunciati, 14 ambulatori sequestrati, diversi siti web oscurati.

I militari dell’Arma hanno rilevato gravi violazioni come la mancanza di autorizzazione, strumenti non idonei, personale senza qualifica, trattamenti eseguiti in mancanza dei requisiti igienico-sanitari. Il fenomeno si estende dal Nord al Sud Italia.

Ana Sergia aveva scelto questo medico seguendo il consiglio di un’amica, ma non sapeva che, pur essendo abilitato ad esercitare la professione nel nostro Paese, il suo studio non rispettava le minime garanzie sanitarie.

Ana Sergia Alcivar Chenche, morta dopo un intervento di liposizione
I Nas sequestrano 14 ambulatori abusivi (Foto Social) – notizie.com

Il problema però, non è la chirurgia estetica in sé. A sottolinearlo è Maurizio Ressa, presidente della Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE) e direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica IRCCS Giovanni Paolo II Istituto Tumori di Bari.

La nostra specialità è sicura quanto lo sono le altre, a patto però, esattamente come per le altre, che venga eseguita da persone competenti, in strutture adeguate e con metodiche corrette. Purtroppo, è radicata la tendenza a minimizzare queste procedure. Ritocchini, come si dice spesso. Raccomando invece sempre di ricordare che si tratta di interventi chirurgici e che come tali vanno affrontati, con la massima serietà”. 

I medici al lavoro sulla sicurezza della chirurgia estetica

Sulla sicurezza della chirurgia estetica sono cominciati due tavoli tecnici a cui partecipano la Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri (Fnomceo), la Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche (FISM), il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e l’Istituto Superiore della Sanità (ISS).

L’obiettivo è arrivare a indicare nello specifico “quali professionisti possono effettuare i diversi interventi, in quali strutture possono essere eseguiti e secondo quali atti e procedure”, spiega ancora Ressa. “Sicuramente siamo di fronte a un problema si sicurezza. Come SICPRE ne siamo consapevoli”. 

Maurizio Ressa, presidente SICPRE
I medici al lavoro sulla sicurezza della chirurgia estetica (Foto di Centri Medici Radiesse) – notizie.com

Al centro dei tavoli, anche la richiesta di controlli maggiori da parte delle forze dell’ordine e dell’Asl. Nel caso di Ana Sergia infatti, “non voglio trarre conclusioni che non mi spettano, ma se è vero che lo studio era privo di autorizzazione dal 2012, direi che i controlli non sono stati fatti o non sono stati fatti a dovere”. 

Come riconoscere un chirurgo estetico affidabile: i consigli di Ressa

Ma quando un professionista può essere ritenuto affidabile? I consigli di Ressa in questo senso sono diversi: “Sicuramente verificare il percorso formativo sul sito della Fnomceo. Poi, andare a conoscere il medico di persona, sottoponendosi a un’accurata visita dal vivo”.

Poi, fidatevi del vostro istinto. Se percepite leggerezza da parte del medico mentre spiega le procedure dell’intervento, potreste non essere nel posto giusto dove operarvi. Ressa infatti, spiega che “uno specialista affidabile non banalizza, parla di possibili complicanze e convalescenza”.

Infine, “analizzare il suo comportamento – compresa la presenza e l’identità sui social – con spirito critico. Vorrei che ogni paziente si chiedesse: il medico che ho individuato mi sembra serio, capace, preparato, responsabile? Ha fatto altri interventi come il mio, con risultati soddisfacenti? E soprattutto, mi sento di affidargli la mia vita?“. 

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